Giulio Regeni aveva partecipato ai concorsi IRSE. "Il Momento" ripropone alcuni brani delle sue tesine
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- Categoria: Pordenone
- Pubblicato Venerdì, 19 Febbraio 2016 18:54
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Pordenone - "Il Momento", mensile del Centro Culturale Casa Zanussi di Pordenone, pubblica nel numero di febbraio alcuni scritti di Giulio Regeni, il giovane ricercatore barbaramente torturato ed ucciso al Cairo, il cui corpo era stato ritrovato nella capitale egiziana il 3 febbraio scorso.
"Giulio - scrive Laura Zuzzi su "Il Momento" - ci ha spedito per tre anni da Cambridge le sue tesine per partecipare ai Concorsi dell’IRSE e insieme al testo una videopresentazione. Li abbiamo ritrovati quei brevi video, filmati nella sua stanza. La vivacità dei suoi occhi, la dolcezza del sorriso sono uguali negli anni... Li abbiamo mandati a mamma Paola che è riuscita a dirci "Che bello, grazie, mi fa bene guardarlo".
Un breve saggio di Giulio Regeni era stato premiato al Concorso “Europa e Giovani 2014”. E nel 2012 il brano inviato all'IRSE aveva trattato di Egitto e Primavera araba.
La tesina di Giulio Regeni - si legge su "Il Momento" - aveva nel frontespizio una frase di Antonio Gramsci che ora, di fronte a tanta mostruosa efferatezza, risuona ancor più terribilmente profetica: “Il vecchio mondo sta morendo. Quello nuovo tarda a comparire. E in questo chiaroscuro nascono i mostri”.
Stralci delle tesine di Giulio Regeni si possono leggere sul mensile il cui numero telematico (in formato PDF) è liberamente scaricabile dal sito del Centro Culturale Casa Zanussi.
"Il Momento" chiede inoltre "verità e giustizia. Ci piace pensare che lo faranno – senza cedimenti – anche tutti i rappresentanti del nostro governo e delle industrie italiane già presenti in Egitto o che stanno per firmare con quel Paese contratti importanti. A partire dalle nostre friulane, realtà di eccellenza, con molti giovani manager che sappiamo preparati, con formazione economica internazionale e determinazione nel conoscere la realtà e le persone con cui vanno ad operare. Per pretendere un cambiamento di rotta in quel Paese che ha alle spalle cinquemila anni di civiltà".