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Categoria: Pordenone
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Pubblicato Giovedì, 16 Ottobre 2014 17:01
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Scritto da redazione@ilfriuliveneziagiulia.it
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Pordenone - E' stato bloccato stamattina, 16 ottobre, da un agente della Polizia stradale a Selvazzano (Padova) Swilah Tawfik, 28 anni tunisino, fuggito ieri dal carcere di Pordenone dove stava scontando una condanna per una lunga serie di reati tra cui violenza sessuale.
L'uomo avrebbe aggredito una donna uscita da una palestra di Cordenons, rubandole l'auto e trascinandola con sè. La vittima sarebbe stata violentata e si trova ora ricoverata all'ospedale di Mirano.
Il tunisino è stato condotto nel carcere di Padova con un provvedimento di arresto per evasione. Mentre è scattata una denuncia al momento per violenza sessuale e sequestro di persona, oltre che per violenza a pubblico ufficiale.
E' probabile che anche per questi ultimi reati sarà emesso un provvedimento di custodia cautelare non appena saranno compiuti tutti gli accertamenti del caso. L'evaso è stato notato dall'agente della stradale fuori servizio mentre dormiva all'interno di un'auto.
L'agente, dato uno sguardo all'interno, ha riconosciuto il giovane che era stato arrestato nel marzo scorso dalla squadra mobile di Padova per violenza sessuale. Chiamati i colleghi della Polstrada è risultato che l'auto era rubata.
La donna che stamani ha denunciato la violenza ai carabinieri sarà probabilmente sentita nelle prossime ore per ricostruire in modo dettagliato quanto avvenuto da ieri sera, quando l'evaso l'ha bloccata a Cordenons al momento di salire in auto, di cui si è impossessato costringendola a seguirlo, a quando è stata lasciata andare a Scorzè.
Il tunisino era stato arrestato nel marzo scorso dalla squadra mobile della città veneta. Il giovane era stato individuato dagli agenti in un bar alla periferia di Padova e bloccato con l'accusa di aver violentato due prostitute e di aver sequestrato a scopo di rapina una infermiera.
Quest'ultima, uscita dall'ospedale, era stata bloccata da Twfik e costretta a salire nella propria auto. L'aggressore, dopo aver legato i polsi della donna con una sciarpa, si era diretto verso la zona della Stanga, forse con lo scopo di usare violenza.
Il passaggio di una manifestazione podistica serale, accompagnata dalle pattuglie delle forze dell'ordine, aveva però messo paura al tunisino che era sceso dall'auto e si era velocemente allontanato. L'infermiera era stata così liberata e soccorsa. Secondo gli investigatori, Tawfik, dopo l'evasione, sarebbe tornato a Padova perché era la zona da lui più conosciuta, vista anche la sua attività di spaccio e furti.