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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Gli USA stanziano 10 miliardi di dollari per ammodernare le atomiche in Europa. Ad Aviano ce ne sarebbero 50

Gli USA stanziano 10 miliardi di dollari per ammodernare le atomiche in Europa. Ad Aviano ce ne sare

Aviano (Pn) - Secondo il “Bulletin of the atomic scientists” (la rivista degli scienziati atomici americani) nell'arsenale della base di Aviano (Pn) sarebbero custodite 50 bombe atomiche B61. Ora, secondo una notizia uscita il 21 aprile sul quotidiano inglese "The Guardian", il presidente degli Stati Uniti Barack Obama si appresta ad ammodernare l'arsenale, in Italia ed anche in altre basi europee.

Come si legge nel quotidiano inglese, Barack Obama è stato accusato di non tenere fede ai suoi impegni di disarmo, quando è emerso che l'amministrazione ha intenzione di spendere circa 10 miliardi di dollari per ammodernare le bombe nucleari che sono custodite in Europa, per rendere queste armi più affidabili e accurate.

Secondo il "Guardian", quasi 200 bombe B61 stoccate in Belgio, Paesi Bassi, Germania, Italia e Turchia saranno dotate di nuove alette di coda che le trasformeranno in armi teleguidate, che potrebbero essere sganciate dai nuovi cacciabombardieri Stealth F35.

Nella Nuclear Posture Review del 2010, gli Stati Uniti si erano impegnati a ridurre il numero delle armi nucleari,  promettendo che non avrebbero sostenuto nuove missioni militari o previsto nuove capacità militari. Il governo americano tuttavia ha dichiarato che l'ammodernamento non può essere considerato un aumento delle capacità nucleari.

Le nuove B61 saranno armi da 50 kilotoni, come la maggior parte delle bombe nucleari "tattiche" attualmente in Europa. Alcuni Paesi europei, guidati dalla Germania, hanno tentato di ottenere il ritiro delle bombe B61 dall'Europa, dato che non hanno alcuna finalità militare dopo la fine della guerra fredda e che rappresentano un rischio per la possibilità di furto da parte dei terroristi.

Alcuni stati dell'Europa orientale hanno invece insistito per il loro mantenimento, temendo che il loro ritiro avrebbe dimostrato un indebolimento dell'impegno degli Stati Uniti per difenderli contro la Russia.

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