La protesta dei commercianti. Nel mirino fisco e "cattiva politica". Le foto
- Dettagli
- Categoria: Pordenone
- Pubblicato Sabato, 06 Aprile 2013 10:46
- Scritto da Maurizio Pertegato
- Visite: 1319
Pordenone - Al grido di "Aiutiamoci... prima che l'impresa finisca", alcune centinaia di persone hanno riempito piazza XX Settembre per la manifestazione di protesta promossa da Ascom Confcommercio Pordenone.
Un grido d’aiuto e di allarme in una serata che ha visto presenti vari commercianti anche da Portogruaro, Vittorio Veneto, Venezia e Padova, e la sostanziale assenza della classe politica, fatta eccezione per qualche, sporadica, presenza.
Ecco alcune foto della manifestazione:
Sul banco degli imputati, è stata proprio la "cattiva" politica, "capace di far raggiungere - ha precisato la vicepresidente dell'Ascom, Giovanna Santin, presente con il direttore Massimo Giordano (il presidente Alberto Marchiori era impegnato a Milano) - una pressione totale vicina al 70 per cento, triste primato che ci pone al vertice mondiale".
"Dall'inizio del 2013 - ha aggiunto Santin - ad oggi hanno chiuso nel terziario 228 imprese nella nostra provincia. In Friuli Venezia Giulia sono 818 mentre in Italia sono 40.762 in due soli mesi. Nel 2012 sono state 622 le chiusure in provincia, 2.328 in Friuli Venezia Giulia e 136.012 in Italia. Dalle nostre proiezioni possiamo dedurre quindi che se continua questo trend a fine dicembre dovremo contare 1.368 aziende che avranno chiuso i battenti solo nella provincia di Pordenone, 4.908 in Regione e quasi 250.000 in Italia. Una vera ecatombe che lascerà a casa, senza un reddito e un lavoro, un numero spropositato di persone (secondo il nostro centro studi 1 milione circa di nuovi disoccupati)".
"Noi non vogliamo più false promesse - è il pensiero di Santin - o il contentino dalla politica. Vogliamo che le nostre imprese crescano, vogliamo creare innovazione, qualità, competitività, forza lavoro, solo così avremo un grande Paese. Gli imprenditori non vogliono licenziare ma desiderano poter assumere. Chi si candida alle prossime elezioni regionali non deve farlo per un lauto vitalizio, per vari privilegi o per poter cambiare le gomme della macchina a spese nostre, ma per il bene della Regione e il rilancio dell’economia".
"Un altro flagello, se non cambia la situazione - è l'amara riflessione finale della vicepresidente Ascom - arriverà a luglio con l’aumento dell’Iva di un punto percentuale che sarà a totale carico del cittadino. Ciò comporterà una ulteriore diminuzione dei consumi del 0,9% (2013) e pari a meno a 2 miliardi nel 2014. Di questo aumento dei prezzi sarà ancora colpa delle imprese? Diciamo basta a questa realtà che stiamo vivendo oggi, vogliamo risvegliarci da domani con una situazione nuova e diversa: meno tasse, meno burocrazia, più trasparenza, più soldi alle imprese e ai cittadini".
Vicinanza alla protesta dei commercianti è giunta dal presidente di Unindustria, Michelangelo Agrusti, dal sindacato, con Mauro Agricola della Uil, e da Idilia Pajer, presidente dell’associazione antiusura.
Toccanti, infine, le testimonianze, di quattro commercianti e imprenditori: Tiziana Favero (albergatrice), Enrico Focone (esercente pubblico), Maurizio Fioretti (commerciante abbigliamento) e Mauro Cipolat Mis (commerciante ferramenta), al grido di "scenderemo coi forconi, se non ci lascerete pedalare la bici!".