Frode fiscale da 8 milioni di euro scoperta a Gorizia. Contabilità parallela per evadere le tasse
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- Categoria: Gorizia
- Pubblicato Mercoledì, 27 Marzo 2013 15:37
- Scritto da Redazione fvgnotizie
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Gorizia - Le Fiamme Gialle di Gorizia hanno sequestrato due case, un terreno ed un'automobile di proprietà del legale rappresentante di una società a responsabilità limitata con sede in provincia di Gorizia, a seguito dell'accertamento di una frode fiscale per oltre 8 milioni di euro.
"Il sequestro - afferma il comunicato della Guardia di Finanza - è diretta conseguenza di un'attività di verifica fiscale intrapresa dagli investigatori del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Gorizia nei confronti di una società isontina, operante nel settore della produzione e commercio di pellet, che ha fatto emergere un'evasione fiscale per oltre 8 milioni di euro, violazioni alle norme che regolano lo scambio di denaro contante per circa 300.000 euro e l'individuazione di una moltitudine di imprese, operanti in tutto il territorio nazionale, che hanno omesso di dichiarare al Fisco i propri ricavi".
I beni, per un valore totale di oltre 600.000 euro, sono stati sequestrati dai finanzieri isontini su diposizione di Enrico Pavone, Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Gorizia, in esecuzione di un'ordinanza di sequestro preventivo "per equivalente" emessa dall'Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari di Gorizia.
I controlli della Finanza hanno fatto partire le indagini di polizia giudiziaria, inizialmente coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Trieste e poi dalla Procura della Repubblica di Gorizia, che hanno smascherato un ingegnoso e insidioso, meccanismo di evasione fiscale che aveva consentito alla società di occultare al Fisco una parte significativa dei propri ricavi.
"Le tracce del sistema fraudolento - si legge ancora nel comunicato - trovate nella documentazione e nelle memorie dei computer della Società e dei suoi amministratori, analizzate dagli investigatori a seguito delle perquisizioni effettuate, hanno portato alla scoperta di una contabilità parallela basata sull'utilizzo e la successiva distruzione di una parte dei documenti contabili al fine, fra l'altro, di evadere le imposte".
"Di conseguenza i responsabili della società sono stati deferiti all'autorità giudiziaria per una serie di reati fiscali che vanno dall'emissione di fatture per operazioni inesistenti alla infedele presentazione delle dichiarazioni fiscali, dalla distruzione di documentazione fiscale all'omesso versamento di Iva".
La società isontina, già coinvolta in una truffa nell'ambito della produzione di energia rinnovabile (biomasse), è stata anche oggetto di revoca di un contributo di 200.000 euro nell'ambito del "Fondo Gorizia".