A Monfalcone contributi ai proprietari di case per i canoni di affitto concordati
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- Categoria: Gorizia
- Pubblicato Venerdì, 26 Ottobre 2012 10:25
- Scritto da Redazione fvgnotizie
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Monfalcone - Dopo l'abbassamento dell'Imu prima casa dal 3.9 al 3.6, è in arrivo per i residenti nel Comune di Monfalcone un altro provvedimento per mitigare gli effetti dell'imposta sulla casa: un bando per l'assegnazione di contributi ai proprietari che scelgono di affittare a canone concordato.
"Lo avevamo promesso al momento dell'applicazione dell'Imu e stiamo mantenendo l'impegno" – ha spiegato l'assessore comunale alle Finanze Francesco Martinelli - "Fin dal principio siamo stati consapevoli che il problema della casa è uno dei più sentiti in città. Dal momento però che la normativa non consente di applicare aliquote differenziate all'interno della stessa categoria, abbiamo optato per uno sgravio indiretto: un bando per l'assegnazione di contributi".
Il bando verrà emesso a novembre, in modo da avere effetto immediato. Per avervi accesso, occorrerà essere in possesso di tre requisiti: essere proprietari o usufruttuari di un immobile sul territorio comunale, avere in essere un contratto a canone concordato al momento dell'emissione del bando (con asseverazione), ed essere in regola con il pagamento dell'Imu.
"È uno sgravio indiretto importante in questi tempi di difficoltà" – conferma l'assessore alle Politiche Sociali Cristiana Morsolin. - "Da tempo infatti chiediamo che ci sia una riflessione sul fenomeno della morosità, che può anche essere incolpevole, ovvero famiglie che proprio non hanno le risorse per pagare gli affitti".
Scopo di questo provvedimento è invogliare i proprietari ad aderire ai canoni concordati, e allo stesso tempo far emergere il fenomeno degli affitti in nero. A breve, poi, ci sarà un incontro con il Sunia e i Piccoli proprietari in modo da programmare un doppio controllo sulla veridicità dei dati dichiarati e con l'Agenzia delle Entrate per contrastare il fenomeno degli affitti non dichiarati.
Al momento il fondo previsto è di 50.000 euro, calcolato sulla base degli anni passati, quando le asseverazioni per canoni concordati viaggiavano sulle 400 (273 per canoni tra 4,51 e 6 euro al metro quadro e 168 quelle inferiori ai 4,50 al mq). Il contributo ipotetico si aggira sui 100 euro, con la possibilità (attualmente al vaglio) di differenziarlo tra le due tipologie.