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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

La scomparsa di Ivana Besutti: si cercano le sue tracce anche nella vicina Slovenia

La scomparsa di Ivana Besutti: si cercano le sue tracce anche nella vicina Slovenia

Udine - Le ricerche di Ivana Besutti, la donna di 53 anni di Codroipo scomparsa una decina di giorni fa, si sono estese anche in Slovenia. I Carabinieri del Nucleo investigativo di Udine, comandati dal capitano Fabio Pasquariello, hanno interessato del caso anche la polizia d'oltre confine.

Non è escluso, infatti, che la donna possa aver oltrepassato i confini della Regione. La signora Besutti manca da casa, a Codroipo, dal 20 maggio scorso ed è stata vista l'ultima volta mercoledì 22 maggio, intorno all' ora di pranzo, mentre usciva dall'azienda agricola Mauracher di Muscletto di Codroipo, a bordo della propria Opel Meriva, targata DH583AT.

Il giorno prima la donna aveva cambiato in contanti un assegno di 2 mila euro. Ieri è stato lanciato un appello dai militari perché chiunque sia in possesso di notizie sul caso informi gli stessi Carabinieri o i familiari.

La signora Ivana Besutti è alta circa 1 metro e 70, di corporatura robusta, ha i capelli biondi e corti e gli occhi azzurri. Al momento della scomparsa indossava dei pantaloni colore nocciola chiaro, una casacca indiana leggera con colori tra il verde e il nocciola chiaro e aveva una borsa nera.

Evadono il fisco per 1 milione e mezzo di euro, sequestrati i beni di due imprenditori

Evadono il fisco per 1 milione e mezzo di euro, sequestro dei beni per due imprenditori

Udine - La Guardia di Finanza di Udine, nell’ambito di indagini delegate dalla locale Procura della Repubblica, ha eseguito un provvedimento di sequestro preventivo emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari nei confronti di due imprenditori friulani (uno dei quali già indagato per utilizzo di fatture false), che avevano accumulato nei confronti dello Stato debiti per violazioni tributarie per quasi 1,5 milioni di Euro, già oggetto di contestazione da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Gli imprenditori, al fine di sottrarsi e sottrarre le proprie società alle obbligazioni nei confronti del fisco, avevano “strumentalmente” ceduto i relativi patrimoni ad una società appositamente costituita, con sede a Napoli, avente come soci le stesse società “conferenti” i beni, parimenti “trasferitesi” dal Friuli alla città partenopea, dove, peraltro sono state poi messe in liquidazione.

Successivamente le relative quote di partecipazione sono state cedute ad una ulteriore società “offshore” con sede nel Regno Unito, con il duplice effetto di rendere meno trasparente il reale assetto proprietario dei beni e di sottrarli al fisco italiano.

Ruolo chiave in tale attività è stato assunto da un ulteriore soggetto, anch’egli indagato, residente a Napoli, che aveva assunto la funzione di “liquidatore” delle due società friulane trasferendo la loro "sede legale" nel capoluogo campano, presso lo studio del fratello, un commercialista regolarmente iscritto all’albo. Nei confronti del professionista, i cui uffici sono stati sottoposti a perquisizione, non sono state in atto contestate responsabilità di ordine penale.

I tre soggetti ora rischiano pene fino a quattro anni di carcere. L’Autorità Giudiziaria udinese ha, comunque già un Decreto di sequestro preventivo per un ammontare dovuto allo Stato di  circa 1,5 milioni di Euro.

Al momento sono stati sequestrati agli indagati, dal Nucleo di Polizia Tributaria di Udine, diverse unità immobiliari nei comuni di Colloredo Montalbano (UD), Campoformido (UD), Udine e San Michele al Tagliamento (VE), nonché alcuni conti correnti bancari.

Incidente sul lavoro, un operaio di Buja perde l'avambraccio e due dita di una mano

Incidente sul lavoro, un operaio di Buja perde l'avambraccio e due dita di una mano

Udine - Un operaio di 48 anni di Buja, è rimasto gravemente ferito in un infortunio accaduto alla Fantoni di Osoppo (Udine), azienda specializzata nella realizzazione di mobili per ufficio, pannelli truciolari e pannelli di fibra a media densità, i cosiddetti mdf.

L'uomo ha perso l'avambraccio destro e due dita della sinistra. In base alla ricostruzione fornita dai carabinieri all'Adnkronos, per cause e modalità in corso di accertamento, l'operaio stava lavorando con una sega a nastro collegata a una pressa, quando ha subito l'amputazione.

L'uomo è stato trasportato all'ospedale di Pordenone. Sul posto, sono intervenuti i carabinieri della Stazione di Osoppo, l'eliambulanza del 118 e gli specialisti del Dipartimento prevenzione infortuni dell'Azienda servizi sanitari Alto Friuli.

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