Possibili tagli ai treni a lunga percorrenza, il FVG rischia di restare isolato. La protesta della Regione
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- Pubblicato Giovedì, 22 Novembre 2012 21:27
- Scritto da Redazione fvgnotizie
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Trieste - "Non ci stiamo più ai tagli, alle soppressioni, alle pianificazioni annunciate - ma non certo all'Amministrazione regionale - che di fatto si traducono in continue penalizzazioni del trasporto ferroviario a servizio del Friuli Venezia Giulia, mentre comunque prosegue lo sforzo finanziario della Regione stessa per garantire treni e servizi sulle direttrici nazionali".
Così l'assessore regionale alle Infrastrutture Riccardo Riccardi ha motivato le due comunicazioni ufficiali che, nella giornata del 22 novembre, sono state indirizzate "con urgenza" al ministro per lo Sviluppo economico e ai Trasporti, Corrado Passera e all'amministratore delegato del Gruppo FS, Mauro Moretti, in merito ai ventilati tagli dei due treni Trieste-Venezia-Roma (partenza delle 21.54) e Roma-Venezia-Trieste (arrivo 7.28), previsti dal contratto Stato - Trenitalia, con la prossima adozione dell'orario ferroviario invernale.
"Si tratta di treni - ha scritto Riccardi a Passera e Moretti - che oltre a consentire il collegamento diretto dal capoluogo regionale verso la capitale, a Mestre si legano con i treni provenienti o diretti a Udine e contribuiscono inoltre al completamento dei collegamenti sulla direttrice Trieste-Venezia e quindi che interessano i passeggeri che salgono o scendono nei centri, ad esempio, di San Giorgio di Nogaro, Cervignano del Friuli e Latisana, quest'ultimi diretti riferimenti per il settore turistico di Grado e Lignano Sabbiadoro".
"Tali soppressioni accompagnate dall'inserimento nel prossimo orario invernale, da quanto si apprende da informazioni comunque mai giunte ufficialmente alla Regione, di un treno Trieste-Udine-Venezia-Roma (sarebbe questa la proposta di Trenitalia al ministero) - spiega Riccardi - creerebbe un buco nell'offerta di servizi ferroviari, anche nelle tratte brevi, non colmabile con risorse regionali, oltre ad allungare significativamente i tempi di percorrenza'".
"Questa possibile decisione, senza alcun coinvolgimento della Regione, segue peraltro altre decisioni analoghe assunte da Trenitalia gli scorsi anni, sempre in prossimità del cambio orario, che hanno via via ridotto i collegamenti internazionali o quelli nazionali a lunga percorrenza, costringendo l'Amministrazione del Friuli Venezia Giulia ad intervenire con cospicue risorse proprie per il mantenimento di una minima presenza di tali servizi".
"Non ritengo più accettabile, anche per i modi ed i tempi adottati, questa eventualità di tagli al servizio FS - ha sottolineato Riccardi - e per tale motivo ho richiesto a Moretti ed a Passera assicurazioni sul mantenimento di questi due treni, nonché un concreto impegno ad agire per il miglioramento dei collegamenti della Regione Friuli-Venezia Giulia con il resto del territorio nazionale e con le principali relazioni internazionali di interesse per il nostro territorio".
Su quest'ultimo punto l'assessore Riccardi ha richiamato come non possa considerarsi risolutivo "un intervento della sola Regione Friuli Venezia Giulia" proponendo pertanto l'istituzione di uno "specifico tavolo di lavoro che consenta di definire specifiche azioni e risorse".