Antichità, curiosità, vintage, ed il jazz di Lelio Luttazzi: tutto questo è Triesteantiqua
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- Categoria: Viaggi
- Pubblicato Venerdì, 02 Novembre 2012 18:25
- Scritto da Roberto Calogiuri
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Trieste - Compie trent’anni Triesteantiqua, la mostra mercato dell’antiquariato di Trieste, aperta al pubblico da sabato 27 ottobre a domenica 4 novembre, da due anni trasferita nelle più eleganti e confortevoli navate liberty del Salone degli Incanti, sulle Rive. Una longevità che testimonia l’importanza e il rilievo che l’evento assume per tutto il Nord Est.
Nonostante siano tempi di crisi, gli organizzatori si dichiarano soddisfatti della presenza degli espositori che non subisce flessioni rispetto all’edizione passata: una cinquantina i commercianti provenienti da tutt’Italia ma anche dal Belgio e dall’Austria, con un assortimento tra mobilio e oggettistica che comprende circa un secolo e mezzo di storia: dalla fine del ‘700 fino al 1920. Un’inedita apertura al modernariato, dunque, secondo la tendenza di questi ultimi anni. (Si è conclusa il 23 settembre la grande fiera del Vintage a Forlì e il 16 settembre a Padova).
Ad ampliare l’offerta espositiva per incontrare interessi di un pubblico più vasto, infatti, per la prima volta sono presenti accessori e abbigliamento Vintage. Categoria in cui rientrano tutti gli oggetti di culto a condizione che siano creati almeno vent’anni prima del momento presente. La parola d’ordine è “qualità superiore” - e non solo estetica - del design e dei prodotti anteriori agli anni ’80 del secolo scorso. Lo spirito non è estraneo a un corretto ed ecologico riciclo, ma dev’essere di “classe”. E i marchi in vendita lo confermano.
Inoltre alcune manifestazioni collaterali rendono più allettante la permanenza degli ospiti: la Fondazione Lelio Luttazzi ha allestito un omaggio al maestro triestino con un’esposizione di filmati, locandine e oggetti personali che culmina con un concerto in suo onore della Colours Jazz Orchestra sabato 3 novembre al Molo Quarto. In più l’Associazione Italiana di Ricerca sul Cancro ha allestito – a scopo benefico – una mostra collaterale su “L’elmo da combattimento”, con una scelta di elmetti di vari eserciti del XX secolo.
Così come gli espositori, anche il pubblico è in tono con il respiro mitteleuropeo della mostra. Se il 65% dei visitatori è italiano - dichiara Roberto Borghesi, presidente dell’Associazione Antiquari – il rimanente proviene da Austria, Slovenia, Inghilterra, Belgio e Francia. Origini diverse ma un unico scopo: il gusto di curiosare tra le antichità di pregio ma anche di acquisire, per passione o per investimento, qualcosa di non seriale né industriale, che sia unico, raro e prezioso.
E l’offerta non manca. L’esposizione presenta una varietà di oggetti che abbraccia quadri, icone, arazzi, tappeti, mobili, stampe, ceramiche, porcellane, orologi, gioielli in oro, argento, bachelite e cellulosa, e monete, anche di origine extraeuropea. A questo proposito è doveroso menzionare il padiglione storico “Krampus”, l’unico che proponga sempre rarità antiquarie cinesi, indiane e indonesiane.
Insomma: vi si trova tutto ciò che abbia attinenza con la produzione dell’artigianato d’arte, dimostrando che commercio e cultura possano andare a braccetto senza escludersi a vicenda.
Finora questa formula ha funzionato. Infatti i visitatori sono in costante crescita con le 5.500 presenze della stagione passata. Vedremo se anche quest’anno la tendenza sarà confermata.
Orari della mostra:
27, 28 ottobre, 1, 2, 3 e 4 novembre: 10.00-20.00
29, 30 e 31 ottobre: 15.00-20.00
Biglietti interi: 9,00 €. Ridotti: 6,00 €
(Le foto sono di Roberto Calogiuri)
[Roberto Calogiuri]