Il disegno di legge sulla portualità regionale discusso in Commissione
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- Categoria: Uomini e diritti
- Pubblicato Giovedì, 03 Maggio 2012 16:02
- Scritto da Tiziana Melloni
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L'esame del disegno di legge della Giunta regionale sulla disciplina della portualità di competenza del Friuli Venezia Giulia (porti di Monfalcone e San Giorgio di Nogaro) è stata discussa il 2 maggio nella IV Commissione del Consiglio regionale, presieduta da Alessandro Colautti (Pdl). Alla discussione ha partecipato l'assessore alle infrastrutture Riccardo Riccardi.
Il disegno di legge costituisce una norma organica che delinea il complessivo sistema di governo dei porti, definendo le attribuzioni della Regione e degli Enti locali, le procedure di formazione e approvazione degli atti di pianificazione e programmazione, le procedure di rilascio e i contenuti delle concessioni demaniali, in vista di sviluppare le potenzialità dei porti aprendoli alle logiche del mercato e della concorrenza nell'ambito di un sistema unitario di riferimento infrastrutturale.
Nella discussione, l'opposizione ha espresso la preoccupazione che possano sussistere rischi di impugnazione della legge da parte del Governo, ed è stata sottolineata da tutti l'importanza di far crescere un sistema portuale dell'Alto Adriatico, che dunque va oltre i confini regionali, esteso idealmente da Fiume a Ravenna, come condizione di competitività rispetto ai porti del Nord Europa, dando anche il giusto valore alla logistica complessiva del Friuli Venezia Giulia.
Secondo l'assessore Riccardi, la legge riguardante i porti deve partire da una visione generale del sistema e il quadro di riferimento dev'essere il piano regionale delle infrastrutture approvato dalla Giunta e che ha sostituito gli altri strumenti. Riccardi si è detto poi favorevole ad una Autorità portuale unica. Quanto ai rapporti con lo Stato, mai nessuno dei provvedimenti è stato impugnato e il dialogo continua - ha aggiunto l'assessore - sottolineando che questa materia non può essere utilizzata per dividere la regione. Infine, l'approccio con i Comuni e la definizione degli spazi della giusta distribuzione dei poteri: il piano regolatore, che a livello di pianificazione definisce lo sviluppo dell'area portuale, deve essere formulato d'intesa con i Comuni.
Il disegno di legge sarà discusso il 16 maggio.