Azienda di Pordenone crea il più potente radiotelescopio compatto al mondo. Via al crowdfunding
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- Categoria: Scienza e tecnologia
- Pubblicato Mercoledì, 02 Marzo 2016 15:56
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Pordenone - La pordenonese PrimaLuceLab è la prima azienda al mondo in grado di progettare e realizzare il primo radiotelescopio equatoriale compatto e completo, creato per esplorare e tradurre in immagini i segnali radio che viaggiano attraverso lo spazio.
Nel 2013 ha lanciato sul mercato "Spider230", il primo radiotelescopio compatto che, utilizzando la stessa montatura equatoriale dei telescopi ottici, è in grado di registrare le radiomappe degli oggetti nell'Universo.
Oggi PrimaluceLab, che ha sede presso il Polo Tecnologico pordenonese in via Roveredo, si prefigge di creare il più potente radiotelescopio compatto per scoprire la radioastronomia, facile da usare per scopi scientifici, didattici ed anche amatoriali: Spider 500P, dove 500 sono i centimetri del diametro della parabola in carbonio e P sta per Professional. Come spiega la presentazione di PrimaLuceLab "La rampa di lancio potrebbe essere il tuo giardino, il garage, il laboratorio dell’Università"
L'azienda per finanziare il progetto ha scelto il crowdfunding, una raccolta di fondi collettiva sulla piattaforma USA Kickstarter, con sede a Brooklyn, New York e che ha già raggiunto quota 100mila progetti finanziati), con l'ambizioso obiettivo di raccogliere tra il pubblico 100mila dollari per un prodotto che potrà essere proposto al mercato con un prezzo oscillante tra i 40 e gli 80mila euro a seconda delle versioni.
Il progetto è stato presentato il 1° marzo nella sede di Unindustria Pordenone da Filippo Bradaschia e Omar Cauz, fondatori di PrimaLuceLab e da Paolo Cattapan, amministratore delegato e mentor dell’azienda.
Per Cattapan PrimaLuceLab questa è l'occasione per fare il salto di qualità. "Ci sono diverse modalità per finanziare una nuova linea di prodotti - ha detto Cattapan nel commentare la forma di raccolta fondi prescelta - ma c’è chi suggerisce che i denari migliori per fare innovazione sono quelli dei clienti. Non è facile però vendere un prodotto del genere sulla carta. Di qui l’idea di provare la strada della colletta: vogliamo capire se una piccola azienda, in questo caso pordenonese e italiana, riesce a conquistare la visibilità che a nostro avviso merita sia in Europa sia nel Mondo con il sostegno di chi crede in questa modalità di raccolta di finanziamenti".
Per il direttore di Unindustria Pordenone, Paolo Candotti, "una giovane azienda che opera in una super-nicchia e sta affacciandosi a un mercato mondiale grazie a tecnologie nate e affermatesi a Pordenone, è un esempio estremamente positivo che può servire da stimolo a molte altre realtà che non hanno timore nell’affrontare il mercato globale".
La campagna dura un mese e prevede com'è d'uso dei "premi" per i sottoscrittori: cappellini, libri di astronomia, giubbotti e - per i più generosi - binocoli e telescopi.