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Rivelazioni sull’omicidio di Giulio Regeni: fu denunciato da un sindacalista ai servizi segreti
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- Categoria: Politica e società
- Pubblicato Giovedì, 29 Dicembre 2016 17:49
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Roma - Sull’omicidio di Giulio Regeni emerge, a distanza di 11 mesi dal ritrovamento del suo corpo martoriato, la dichiarazione del capo del sindacato ambulanti del Cairo, Mohamed Abdallah, che ha ammesso di aver consegnato lo studente ai servizi segreti governativi.
In un’intervista all'edizione araba dell'Huffington Post, Mohamed Abdallah ha detto di essere un informatore dei servizi segreti e di aver segnalato Giulio Regeni al ministero dell'Interno egiziano perché “faceva troppe domande”.
“Sì, l’ho denunciato e l’ho consegnato agli Interni e ogni buon egiziano, al mio posto, avrebbe fatto lo stesso”, ha detto il capo del sindacato, come riporta il settimanale L'Espresso che cita la fonte Huffington Post.
“Siamo noi che collaboriamo con il ministero degli Interni - ha precisato Abdallah nell'intervista. - Solo loro si occupano di noi ed è automatica la nostra appartenenza a loro. Quando viene un poliziotto a festeggiare con noi a un nostro matrimonio, mi dà più prestigio nella mia zona”.
Poi la dichiarazione sui contatti con Regeni: “L’ultima volta che l’ho sentito al telefono è stato il 22 gennaio, ho registrato la chiamata e l’ho spedita agli Interni”.
Quindi, appena tre giorni prima del sequestro del ricercatore italiano, avvenuto il 25 gennaio 2016, il ministero degli Interni aveva ricevuto una telefonata registrata di Giulio Regeni.
Abdallah nell’intervista trova “illogico” e strano che uno studente di Cambridge, che conduce una ricerca sui sindacati autonomi egiziani, rivolga domande agli ambulanti sugli stessi sindacati: “È illogico che un ricercatore straniero si occupi dei problemi degli ambulanti se non lo fa il ministero degli Interni. Quando io l’ho segnalato ai servizi di sicurezza, facendo saltare la sua copertura, lo avranno ucciso le persone che lo hanno mandato qua”.