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È morta a 89 anni l’on. Tina Anselmi. Una donna indimenticabile: il ricordo di un politico triestino
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- Categoria: Politica e società
- Pubblicato Mercoledì, 02 Novembre 2016 13:14
- Scritto da Silvano Magnelli
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Trieste - L’onorevole Tina Anselmi, parlamentare democristiana e partigiana, Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana, è morta nella sua casa di Castelfranco Veneto la notte tra lunedì 31 ottobre e martedì 1° novembre. Era nata a Castelfranco Veneto il 25 marzo 1927.
Anche quelli che non si occupano di politica la conoscevano, moltissimi italiani l’hanno ammirata e stimata, per tutti era una personalità di grande qualità.
Se ne è andata così in silenzio Tina Anselmi, portandosi dietro la riconoscenza di un popolo, che in questa donna votata al servizio della comunità civile e politica, ritrovava il meglio di quel patrimonio umano, cristiano e civile, di cui oggi sentiamo la latitanza.
Cattolica senza esibizionismi identitari, democratica, custode della legalità e del rispetto delle istituzioni, aperta alle riforme sociali più coraggiose, difensore della Costituzione dagli attacchi delle lobbies di ogni tipo, Tina Anselmi ci lascia il ricordo di un’onestà adamantina e di una fermezza dolce e armoniosa.
Avendo avuto la fortuna di averla conosciuta e di averci lavorato accanto in un periodo molto critico della vita politica cittadina, la ricordo con particolare gratitudine.
Il pezzetto di vita che ho condiviso con lei ha abbracciato alcuni mesi davvero confusi e difficili nel 1993, quando da segretario neo eletto della D.C. ho chiesto e ottenuto dal segretario nazionale Mino Martinazzoli e con l’aiuto di noti e benemeriti politici locali come Sergio Coloni e Corrado Belci, il commissariamento della D.C. locale, ritirandomi perciò dall’incarico di segretario, onde evitare un’innaturale svolta politica a sostegno della destra locale.
Di lei divenuta perciò commissario del partito, mi colpirono subito la veracità e la schiettezza, segni inconfondibili di una natura umana solare e trasparente, ma anche rivelatori di una formazione alla chiarezza, animata da una fede cristiana profonda e semplice al tempo stesso.
Con Tina Anselmi si andava presto al sodo, perché ti guardava negli occhi e perchè sentivi di trovarti di fronte ad una nemica giurata delle ipocrisie, delle falsità e delle manovre sottobanco.
Il suo parlare sincero ed essenziale diceva di quanto la sua militanza democratica fin dalla Resistenza al nazifascismo era l’anima del suo stare in politica. Passionale, ma equilibrata, era davvero al servizio dello Stato e dei cittadini, specie se si trattava di persone in difficoltà.
Nel periodo in cui l’ho conosciuta, ho imparato da lei il valore inestimabile del coraggio civile, che l’aveva portata a presiedere la Commissione sulla P2, un tema incandescente e inquietante.
Senza sconti davanti al bene comune, neanche per chi era d’accordo con lei, ma non si tirava indietro per far spazio ad interessi collettivi più vasti.
Una donna del popolo e sempre dentro il popolo, mai all’esterno, prigioniera dei palazzi. Ci mancherà, sentiamo che nell’Italia sempre più irriconoscibile nei valori di solidarietà e di legalità, la sua lezione vada ripresa e rilanciata, pena lo sbandamento democratico e civile del nostro Paese.
Silvano Magnelli
Qui la biografia dell’on. Anselmi su Wikipedia:
https://it.wikipedia.org/wiki/Tina_Anselmi