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Primarie Pd, acque agitate: Serracchiani chiede 'fuori quota' del territorio. Moretton verso Monti?
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- Categoria: Politica e società
- Pubblicato Giovedì, 27 Dicembre 2012 13:20
- Scritto da Maurizio Pertegato
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TRIESTE - Acque agitate in casa Pd. Le primarie per scegliere i candidati in Parlamento, in programma in regione domenica 30 dicembre, stanno rivelandosi un vero e proprio "bagno di sangue". I cosiddetti "margheritini", la componente cioè più centrista del Partito democratico, sono sul piede di guerra dopo l'eliminazione dalle primarie del suo leader Gianfranco Moretton e minacciano ritorsioni. La voce più accreditata, anche se la situazione è ancora molto fluida, è che l'ex vicepresidente della regione sarebbe in procinto di passare armi e bagagli con la prossima compagine montiana, quella che si riferisce al'Agenda proposta dall'attuale presidente del Consiglio. Non si esclude, però, che Moretton possa essere riproposto alle prossime regionali di aprile.
Intanto, a prendere una decisa posizione è stata la coordinatrice regionale del Pd, Debora Serracchiani, secondo cui ''In Friuli Venezia Giulia chiedo che tutti i posti fuori quota siano espressione del territorio, che non puo' sopportare di essere gravato da candidature esterne''. ''Le scelte del Comitato - aggiunge - stanno minando la tenuta del Partito e mettendo in difficolta' la mia candidatura alle regionali, sulla quale - conclude - devo percio' mantenere aperta, mio malgrado, una riflessione''.
Dopo aver ricordato che il Pd Fvg “ha dimostrato di saper affrontare e vincere sfide difficili, ottenendo risultati talvolta straordinari in termini di percentuali e di amministrazioni locali conquistate - a cominciare da tre capoluoghi su quattro”, e che “i risultati si sono ottenuti con un lavoro di compattamento del partito e di riconoscimento delle specificità dei territori”, Serracchiani osserva che “queste ragioni rendono più pesante il disagio per le scelte operate dal Comitato elettorale nazionale, quando ha deciso l’assegnazione delle deroghe per le candidature alle primarie per il Parlamento. Un principio di equità avrebbe voluto che fosse rispettato il criterio ‘o tutti o nessuno’, laddove invece è risultata incomprensibile e punitiva la scelta di assegnare un’unica deroga a tutta la Regione. Anche nel confronto con altre Regioni – puntualizza - siamo penalizzati”.
Sottolineando che “il partito del Fvg riafferma con forza i principi di federalismo cui si ispira il Pd e l’irrinunciabilità della rappresentanza territoriale”, Serracchiani chiede al Comitato elettorale nazionale di rimediare a un vulnus e rassicurare così tutto il partito del Friuli Venezia Giulia, che assai difficilmente potrebbe sopportare senza conseguenze di non essere tenuto nella debita considerazione".