Economia
Ideal Standard, giornate decisive: dopo assemblea e incontro in Provincia, il 10 luglio tavolo al MiSe
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- Categoria: Economia e mercati
- Pubblicato Mercoledì, 09 Luglio 2014 08:42
- Scritto da Tiziana Melloni
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Pordenone - Giornate decisive per lo stabilimento Ideal Standard di Orcenico di Zoppola. Domani 10 luglio si svolge al Ministero dello Sviluppo economico un incontro chiave per dare una svolta al braccio di ferro tra i lavoratori, il territorio e l'azienda.
Abbiamo raggiunto le Rappresentanze Sindacali unitarie dello stabilimento, da mesi impegnate in una trattativa estenuante, che hanno così tracciato il quadro che si presenta dopo l'assemblea svoltasi lunedì 7 luglio e l'incontro presso la Provincia di Pordenone avvenuto l'8 luglio.
"Dopo l’assemblea con i lavoratori, nella mattinata di ieri si è svolto l’incontro presso la Provincia di Pordenone, così come previsto dalla normativa sulla procedura di mobilità" spiega a nome delle RSU Gian Mario Petozzi (Cisl).
"Per l’ennesima volta il management non si è presentato al tavolo a causa della propria codardia e si è fatto quindi rappresentare da un consulente del lavoro, che ha ribadito le posizioni precedentemente espresse e cioè di voler mettere tutti in mobilità a partire dal 24 luglio".
"Il tavolo è stato aggiornato al 15 luglio, dopo l’incontro che si svolgerà al ministero domani. La trattativa con BPI Group per la costituzione di una cooperativa di lavoratori si è bruscamente interrotta in quanto Ideal Standard ha posto condizioni impercorribili contrariamente a quanto firmato al Mi.S.E. nell’ultimo accordo siglato".
"Da questo fatto - ricorda Petozzi - si sono scatenati una serie di eventi che stanno mobilitando tutto il territorio e le istituzioni: Unindustria di Pordenone ha cacciato Ideal Standard dal gruppo imprenditoriale, per i suoi repentini cambi di posizione, beffandosi di tutto e di tutti; il ministero ha convocato urgentemente per domani alle 12.30 un incontro con tutte le parti (Ideal Standard, BPI, sindacati, Unindustria e istituzioni) per approfondire le cause del mancato rispetto del accordo siglato in quella sede".
"Ci troviamo di fronte all’ennesimo colpo di teatro di un management che non si assume le proprie responsabilità e che da cinque anni a questa parte ha siglato accordi ovunque e con chiunque salvo poi non rispettarne alcuno, perseguendo l’unico obbiettivo della chiusura dopo aver utilizzato soldi pubblici per risanare i bilanci sostenendo che non avrebbe chiuso davanti a tutte le istituzioni a tutti i livelli".
"Auspichiamo - concludono i Rappresentanti - che dall’incontro di domani possano sortire nuovi elementi che possano dare continuità produttiva allo stabilimento con la formula dell’autoimprenditorialità".
(Nella foto: i lavoratori a Pordenone l'8 luglio. Credits: www.idealscala.org)