Tornano gli orsi nelle nostre montagne
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- Categoria: Ecologia ed ambiente
- Pubblicato Mercoledì, 18 Aprile 2012 10:45
- Scritto da Tiziana Melloni
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L’Orso bruno (Ursus arctos) è una specie che negli ultimi anni è ricomparsa sulle montagne della nostra regione. Alcuni individui, occasionalmente, possono arrecare danni agli allevamenti e agli apiari. Tali attività produttive, fondamentali per l’economia montana, possono tuttavia essere difese dall'orso in modo sostenibile e rispettoso per l'ambiente.
Se ne parla a Pontebba (UD) in un incontro su "Allevamenti, apicoltura di montagna e...orsi", organizzato dal servizio Caccia, Risorse ittiche e Biodiversità della Regione giovedì 19 aprile, alle ore 20.30, nella sala consiliare del Comune, per informare la popolazione sulle caratteristiche dell'orso (ecologia, distribuzione, minacce per la sua conservazione, problematiche di convivenza) ponendo particolare attenzione sia all'aspetto della pericolosità/sicurezza sia a quello della prevenzione del danno tramite recinzioni elettrificate.
A tal proposito saranno fornite informazioni circa gli appositi kit di recinzione che la Regione distribuirà a breve ai richiedenti (in comodato gratuito). A tutti i partecipanti all'iniziativa verrà distribuito del materiale informativo sull'orso.
L' incontro è particolarmente indirizzato agli allevatori, detentori di bestiame, malghesi e apicoltori del Canal del Ferro, Val Canale e zone limitrofe, oltre che alle istituzioni, agli enti, alle associazioni di categoria, ai consorzi, agli Ordini professionali coinvolti nel settore agrosilvopastorale montano.
La serata fa parte di una serie di appuntamenti finalizzati ad accrescere l'informazione e la partecipazione dei fruitori del territorio e organizzati nell'ambito di "Life Arctos -Conservazione dell'Orso bruno: azioni coordinate per l'areale alpino ed appenninico" (www.life-arctos.it), il progetto quadriennale 2011-2014 presentato dal Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise in collaborazione con la Regione Friuli Venezia Giulia ed altri otto partner (Regioni Abruzzo, Lazio e Lombardia, Provincia di Trento, Parco naturale Adamello Brenta, WWF Italia, Università La Sapienza e Corpo Forestale dello Stato).
Oltre alle azioni d'informazione ed alla distribuzione di recinzioni, il progetto Life Arctos prevede in regione il monitoraggio sistematico della popolazione di orso con tecniche genetiche non invasive, la redazione delle linee-guida comuni a livello di arco alpino centro-orientale per il monitoraggio stesso, l'istituzione di due gruppi di intervento rapido per la gestione degli orsi confidenti o problematici e, infine, attività di sensibilizzazione nelle scuole. Il progetto Life Arctos non prevede interventi di ripopolamento tramite la liberazione di orsi.