Fondazione Dolomiti Unesco, rinnovati i vertici: al Friuli Venezia Giulia la presidenza
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- Categoria: Ecologia ed ambiente
- Pubblicato Martedì, 10 Maggio 2016 00:11
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Cortina d'Ampezzo (Bl) - L'assessore regionale alle Infrastrutture e al Territorio del FVG Mariagrazia Santoro è la nuova presidente della Fondazione Dolomiti UNESCO. La nomina è stata formalizzata il 9 maggio a Cortina d'Ampezzo dal Consiglio di Amministrazione che si è riunito per il rinnovo dei vertici dell'Ente.
Santoro, che siede nel CdA su delega della presidente Debora Serracchiani in rappresentanza della Regione Friuli Venezia Giulia socia della Fondazione, succede a Richard Theiner, assessore all'Ambiente, all'Energia e all'Urbanistica della Provincia autonoma di Bolzano.
Santoro avrà come vicepresidente Mauro Gilmozzi, assessore alle Infrastrutture e all'Ambiente della Provincia autonoma di Trento.
Invariati gli altri componenti del CdA: Daniela Larese Filon, presidente della Provincia di Belluno; Franco Mattiussi, assessore alle Infrastrutture e Grandi Opere, alla Viabilità, ai Trasporti, al Turismo, alla Motorizzazione civile e alla Sicurezza stradale della Provincia di Udine; Federico Caner, assessore al Turismo e al Commercio estero della Regione del Veneto; Claudio Pedrotti, presidente della Provincia di Pordenone.
Nel 2009 l'UNESCO ha iscritto le Dolomiti tra i Patrimoni naturali dell'umanità. Si tratta di un bene complesso sia dal punto di vista geografico che amministrativo, composto da nove sistemi ed esteso su 142.000 ettari in cinque province e tre regioni. Nel 2010 nasce, in accordo con UNESCO, la Fondazione, il cui compito è garantire una gestione efficace del bene seriale, favorirne lo sviluppo sostenibile e promuovere la collaborazione tra gli Enti territoriali che amministrano il proprio territorio secondo diversi ordinamenti.
Per i prossimi anni la Fondazione si è data una strategia di gestione del sito patrimonio dell'umanità orientata all'incremento turistico attraverso la fruizione delle Dolomiti secondo modelli ecologicamente sostenibili, basati sulla gestione dei flussi e sul potenziamento di una mobilità meno impattante. Dal punto di vista infrastrutturale andrà migliorato il trasporto pubblico, con l'utilizzo di mezzi a basso impatto.