La "neve pazza" di febbraio e marzo: la più abbondante degli ultimi 30 anni. Il turismo festeggia
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- Categoria: Ecologia ed ambiente
- Pubblicato Sabato, 05 Marzo 2016 19:51
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Udine - Con neve fino a oltre 3 metri a Sella Nevea e una media di 150-200 cm nelle altre località sciistiche del Friuli Venezia Giulia, i mesi di febbraio e marzo 2016 si presentano in modo fortemente anomalo rispetto agli inverni precedenti.
Zero neve o quasi fino a inizio febbraio e ora una quantità che è statisticamente la più abbondante negli ultimi 30 anni: è il climatologo Mauro Valt, dell’Arpav-Centro Valanghe di Arabba, a raccontarlo in un'intervista al Corriere della Sera.
"Nel mese di febbraio, sulla montagna veneta, sono caduti dai 100 ai 150 cm di neve fresca oltre i 1200 metri di quota, ai quali si sommano i 30 cm del 3 di marzo. Questa quantità di neve fresca per febbraio è il 6° valore dal 1980, preceduta dal 1984, 1987, 2009, 2013 e 2014 - afferma il climatologo -. l’indice di anomalia del cumulo stagionale di neve fresca, calcolato sul periodo 1 novembre - 29 febbraio per 20 stazioni significative delle Alpi, evidenzia a fine febbraio un inverno con meno neve della media ma, tutto sommato nella norma".
A beneficiare delle precipitazioni sarà in primis l'agricoltura, fino a qualche giorno fa a rischio siccità, ma anche la produzione di energia idroelettrica e lo stesso turismo invernale, che potrà contare su una riserva d'acqua consistente quando si tratterà di "sparare" la neve artificiale.
E proprio quest'ultima ha "salvato" la stagione per le località di sport invernali, che ora sperano in un bilancio oltre le aspettative grazie alle vacanze di Pasqua — provvidenzialmente "alta".
Nel fermo immagine della webcam Promotur, la spettacolare nevicata sul Lussari (scatto ore 19.30 del 5 marzo)