Danni del maltempo: Coldiretti stima perdite di più di un miliardo per agricoltura e turismo
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- Categoria: Ecologia ed ambiente
- Pubblicato Domenica, 24 Agosto 2014 17:20
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Udine - La Coldiretti in una nota diffusa il 23 agosto ha comunicato la conta dei danni rilevati da un monitoraggio che stima le perdite dovute dell’ennesima ondata di maltempo, che ha provocato la tracimazione dei corsi d’acqua e con temporali e grandine ha fatto salire le perdite provocate alle campagne da un'estate pazza dove nel nord è caduta fino ad oltre il triplo di pioggia.
Una situazione che per la Coldiretti si farà sentire pesantemente sull’andamento economico generale e sulle possibilità di ripresa con un conto estivo particolarmente pesante per le imprese che operano nel turismo e nell’agricoltura, dove si stimano perdite complessive superiori al miliardo.
Le coltivazioni – sottolinea la Coldiretti - sono state colpite a macchia di leopardo dalla grandine e dalle bombe d’acqua che hanno distrutto frutta e verdura e rovinato in molte aziende il raccolto di un intero anno di lavoro mentre i coti sono aumentati per difendere le produzioni dai parassiti favoriti dal clima anomalo.
In tutto il nord c’è molta attesa anche per la vendemmia che dipenderà dalle condizioni che si verificheranno nei prossimi giorni, ma già adesso si conta un aumento dei costi di produzione per difendere le viti ed un taglio dei raccolti che in Veneto è stato stimato pari al 10 per cento.
Per effetto della pioggia, del vento e del freddo le condizioni sono proibitive per gli animali in alpeggio dove nelle vallate i continui temporali hanno impedito di fare fieno e le temperature rigide hanno ridotto la crescita dell’erba, riducendone la quantità a disposizione delle mandrie con il ricorso ad acquisto di prodotti per l’alimentazione che ha aggravato i costi.
Anche le api sono state costrette a restare a terra con il maltempo e a rimetterci è la produzione di miele che potrebbe subire un calo fino al 70 per cento nel nord e nel sud Italia mentre nel centro si parla di un taglio del 40% secondo la Coldiretti.
Ai danni diretti sulle coltivazioni - rileva Coldiretti - si sommano quelli indiretti provocati dal calo di consumi dei prodotti stagionali come la frutta e verdura a causa delle condizioni climatiche non favorevoli con un conto particolarmente salato per pesche, nettarine e cocomeri che sono fortemente deperibili.
Il crollo dei consumi rischia di far scomparire un quinto dei pescheti italiani e mette a rischio 10 milioni di giornate di lavoro garantite dal settore della frutta estiva, con gravi effetti sull’occupazione sull’ambiente e sulle imprese. I consumi sono crollati di oltre il 30 per cento rispetto ai 15 anni fa per un quantitativo che nel 2014 è sceso addirittura ben al di sotto del chilo al giorno per famiglia.
Unica nota positiva il dimezzamento della superficie di bosco andata a fuoco dall'inizio dell'anno al 15 agosto (8729 ettari in calo del 57 per cento rispetto al 2013), anche per la pioggia abbondante che peraltro ha favorito la nascita dei funghi per i quali si prevede una stagione da record iniziata in anticipo e con ottimi riscontri negli oltre 10 milioni di boschi che ricoprono circa un terzo della superficie nazionale, dove si stima si realizzi una produzione di circa 30mila tonnellate secondo la Coldiretti.