La nave scuola "Palinuro" a Trieste per la campagna "Marevivo" sulla salute dei mari
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- Categoria: Ecologia ed ambiente
- Pubblicato Venerdì, 08 Agosto 2014 17:44
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Trieste - È ormeggiata presso il Porto di Trieste la Nave Scuola della Marina Militare "Palinuro". L'8 agosto il comandante, Capitano di Fregata Marco Filzi, accompagnato da un gruppo di ufficiali, nel Salotto Azzurro del Municipio ha incontrato il Sindaco di Trieste, Roberto Cosolini.
La "Palinuro", che ha attraccato alla Stazione Marittima da dove ripartirà lunedì, è a Trieste – ha spiegato il comandante Filzi – per una doppia “missione”: accanto a quella più consueta dell’addestramento degli allievi presenti a bordo, la storica goletta sta assolvendo nel contempo a un’ampia funzione scientifica e di sensibilizzazione sui temi ambientali, anch’essa comprendente più aspetti e in collaborazione con diverse istituzioni e realtà culturali e di studio legate al mare.
Quella di Trieste è infatti la quarta e ultima tappa della Campagna di informazione di “Marevivo” sulla direttiva europea “Marine Strategy” pilastro ambientale della futura politica marittima dell’Unione. Una campagna itinerante, svolta in collaborazione con il CoNISMa–Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Scienze del Mare, che ha lo scopo di sensibilizzare sulla salute del mare e migliorarne il futuro e che ha già toccato i porti di Genova, Napoli e Taranto.
In tal senso, nel pomeriggio di venerdì 8 agosto si svolge a bordo della “Palinuro” una tavola rotonda aperta a tutti su “Marine Strategy: la sfida dell’Europa per la vita del mare” nel corso della quale interverranno studiosi ed esperti della stessa “Marevivo” e del CoNISMa, nonché dell’ARPA FVG, dell’OGS, del CNR e delle Università di Trieste e delle Marche, tutti per discutere dello stato ambientale dell’ecosistema marino.
Ma – ulteriore aspetto di questa crociera estiva della "Palinuro" – da lunedì, con la partenza dalla “Marittima” per dirigersi verso Ancona e quindi verso il Pireo, Palermo e Taranto, la nave svolgerà un altro delicato compito, stavolta prettamente di ricerca scientifica, per conto dell’OGS di Trieste (l’Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale), ovvero la raccolta di campioni di acqua di mare nelle diverse aree dell’Adriatico per stabilire qualità e tipologia delle acque e di alcune specie viventi, con particolare riferimento ai nuovi tipi di alghe che si stanno insediando e proliferano nel nostro mare.
La campagna proseguirà verso Ancona, il Pireo (Grecia), Palermo e Taranto, dove gli allievi imbarcati giungeranno il 13 settembre dopo circa 2 mesi trascorsi a bordo.
Oltre a quanto detto, non va tralasciata la bellezza della nave in sé e la consueta possibilità di accedervi per visitarla.
Il Sindaco Cosolini si è vivamente complimentato per tutte le attività poste in essere dalla nave, recando il saluto della Città a tutto l’equipaggio e agli allievi imbarcati e sottolineando come “Trieste riservi sempre una particolare simpatia alle navi della Marina Militare, con una partecipazione che immancabilmente diventa ancor maggiore quando si offrono al nostro sguardo le imbarcazioni più belle quali sono le Navi scuola della nostra Marina”.
Il Comandante Filzi ha contraccambiato con espressioni di grande ammirazione per la nostra città che ha definito “davvero splendida, fin dai primi sguardi e percorsi compiuti a terra, per non parlare dello stupendo colpo d’occhio che colpisce chi arriva dal mare!”
Un gradito scambio di doni, tra i quali lo stemma rossoalabardato della Città e una ceramica raffigurante la "Palinuro", ha concluso la visita.
Note tecniche (tratte dalla pagina web della Marina Militare):
Il Palinuro è una “Nave Goletta”. Il termine indica che la nave è armata con tre alberi di cui quello prodiero, detto trinchetto, è armato con vele quadre, mentre gli alberi di maestra e di mezzana sono armati con vele di taglio (rande, frecce e vele di strallo). A questi alberi si aggiunge il bompresso, un quarto albero che sporge quasi orizzontalmente dall’estremità prodiera, anch’esso armato con vele di taglio (fiocchi). La superficie velica complessiva è di circa 1.000 mq., distribuiti su quindici vele. L'altezza degli alberi sul livello del mare è di 35 metri per il trinchetto, 34,5 metri per la maestra e di 30 metri per l’albero di mezzana.
Lo scafo, così come gli alberi, è in acciaio chiodato ed è suddiviso in tre ponti. Sotto il ponte principale (detto di coperta) sono ubicati i locali di vita dell’equipaggio e degli Allievi, mentre sopra sono collocate le sovrastrutture del castello prodiero e del cassero poppiero. Sul cassero, all’estrema poppa, è situata la Plancia di Comando, invece al suo interno sono ubicati gli alloggi e i locali di vita degli Ufficiali e dei Sottufficiali, la cucina e il forno.