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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Attualità

Il Fvg in faticosa ripresa

Aumenta la popolazione anziana

A Udine è stato presentato il 17 aprile il rapporto annuale sulla condizione socioeconomica della regione, curato dall'Istituto Ires Fvg e realizzato con il sostegno della Regione. La ricerca, curata da Alessandro Russo, evidenzia alcuni tratti caratteristici dei cambiamenti nel tessuto sociale ed economico regionale.
Un primo dato che differenzia il Fvg dal resto dell'Italia è la componente straniera, che nella nostra regione è cresciuta di meno rispetto alle altre aree nell'ultimo decennio: +174% tra 2002 e 2011, contro un incremento nazionale del + 237%.

L'aspetto più preoccupante è quello relativo alla crescita della popolazione ed al suo invecchiamento: dato che la crescita dell'immigrazione relativa al periodo 2008-2011 è pari al 26,4%, la metà di quella del periodo 2002-2005 (53,4%), nell'ultimo biennio gli stranieri in regione sono cresciuti di 10.000 unità (+10,9%), contro le oltre 22.000 dei due anni precedenti (+31%). D'altra parte la popolazione locale diventa sempre più anziana: nel 2011 gli ultrasessantacinquenni erano pari al 23,4% della popolazione (quasi 290.000 abitanti), ed è cresciuta del 2% tra il 2009 ed il 2011. Il Friuli Venezia Giulia è la seconda regione più anziana dopo la Liguria; in provincia di Trieste la percentuale sale al 27,8% (dati 2011).
Intanto i giovanissimi (sotto i 15 anni) sono cresciuti del 14%, mentre è rimasta stabile (-0,3%) la popolazione in età lavorativa.

Dal lato dell'economia, negli ultimi mesi si è manifestata una certa ripresa dell’occupazione.
Gli occupati, dopo essere crollati da 522.000 persone nel 2007 a 508.000 nel 2010, nel 2011 sono saliti leggermente fino ad arrivare a circa 511.000. Pordenone ha guidato la ripresa, mentre la maglia nera spetta a Trieste. Il tasso di disoccupazione regionale nel 2011 è pari al 5,2% Il totale delle persone disoccupate, sempre nel 2011, era di 28.000 (erano 30.000 nel 2010). Resta alto il ricorso alla cassa integrazione ed altri ammortizzatori sociali: gli interventi straordinari sono aumentati del 4,3% lo scorso anno, risultato della crisi della grande industria, specie nei settori del legno, dell'arredo e dell’industria metalmeccanica. La presenza di imprese globalmente ha subito un calo quasi dell'1% : hanno chiuso i battenti 867 imprese tra il 2009 e il 2011.

Altro dato fortemente negativo è che la disoccupazione è più elevata nelle classi di età più giovani, che hanno più difficoltà a trovare un’occupazione, che nel 2011 era del 20,9% per la classe di età 15-24 anni. Aumenta invece l'occupazione delle donne.

Un altro dei dati positivi evidenziato dal rapporto Ires è la buona tenuta delle esportazioni, che stanno tornando gradualmente ai livelli precedenti alla crisi. In affanno restano il settore dell'arredamento e gli elettrodomestici.








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