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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Attualità

Economia regionale, la caduta libera sembra scongiurata ma recuperare sarà lungo e difficile

Economia regionale, la caduta libera sembra scongiurata ma recuperare sarà lungo e difficile

Udine - L'economia del Friuli Venezia crescerà dell'1% nel 2014, dopo il -1,2% del 2013. Lo calcola una stima dell'Ufficio studi di Confindustria Udine, diffusa durante la conferenza stampa d'inizio anno, tenutasi il 9 gennaio.

Secondo le previsioni, l'industria crescerà dello 0,7%, l'agricoltura dello 0,1%, i servizi dell'1,1%, mentre le costruzioni rallenteranno la flessione (-0,4%). L'evoluzione dell'economia segue la moderata crescita registrata nel terzo trimestre del 2013.

In particolare il valore della produzione industriale in provincia di Udine, fatto 100 nel periodo pre-crisi, si attesta nel 2013 su 76,5 punti, poco al di sopra di quei 75 punti che sono stati il punto più basso nel 2008.

Così ha commentato il presidente degli industriali friulani, Matteo Tonon: "Un valore che non è abbastanza - ha detto - per intravedere la luce in fondo al tunnel, ma che è altresì un segnale che da un primo momento di stabilizzazione si va a creare un nuovo campo-base su cui ricostruire le posizioni del nostro sistema industriale e manifatturiero".

Partendo da questi dati e mantenendo questo trend, secondo Tonon "per recuperare quei 23,5 punti e tornare ai valori ante crisi ci vorranno ancora 4-5 anni, ma l'auspicio è creare un effetto di accelerazione riagganciando una componente di ripresa già nel 2015".

Anche perché diversi dati dicono che la flessione dell'attività economica dovrebbe arrestarsi nel 2014 anche in Friuli Venezia Giulia e in provincia di Udine, pur permanendo una contrazione nel mercato del lavoro.

"Solo sanando quei punti base che ci mancano - ha ribadito Tonon - si potrà arrivare a creare nuova occupazione. Per il momento possiamo dire che non si sta incrementando l'indice di peggioramento".

Desta ancora preoccupazione la situazione del credito alle imprese, con una componente del credito a medio e lungo termine drasticamente calata: "In questo contesto - ha aggiunto il leader degli industriali - un ruolo fondamentale lo avranno tutti gli strumenti di finanza regionale, dal Frie a Finest, da Mediocrdito a Friulia, ma a fronte di una loro riorganizzazione complessiva, affinché sappiano operare sul medio termine: non è più pensabile utilizzare strumenti nati per questa mission, come Mediocredito - ha commentato - per supporti e politiche di breve termine".

Intanto sono stati resi noti anche i dati del settore delle vendite di auto in Friuli Venezia Giulia, che destano preoccupazione anche se il 2013 ha fatto segnare una diminuzione più contenuta (-6,8%), rispetto al -26% del 2012 sull'anno precedente.

Le immatricolazioni in regione si sono fermate a quota 23.818, con oltre 1.700 vendite in meno del 2012, anche se si è interrotto il trend in picchiata e in particolare il mese di dicembre ha fatto segnare un'inversione di tendenza nel confronto con lo stesso mese del 2012.

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