Musica da camera a Trieste con Chamber Music

Musica da camera a Trieste con Chamber Music

Il Salotto Cameristico 2012 si apre a Trieste venerdì 27 aprile con il primo violoncello solista dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di S. Cecilia, Luigi Piovano, che è anche primo violoncello solista ospite della Tokyo Philharmonic Orchestra e della Seoul Philharmonic Orchestra e si produce in Duo con Antonio Pappano: affiancato dai Musici Aurei, eccellenti prime parti dell’Orchestra della Campania, Piovano si esibirà in un concerto omaggio a Franz Schubert, introducendo personalmente il concerto e in particolare la sua versione con quartetto d’archi - in prima esecuzione assoluta - della Sonata in la minore “Arpeggione” D. 821, cui farà seguito il magnifico Quintetto per archi in do maggiore D 956.

Il Salotto Cameristico 2012 proseguirà giovedì 3 maggio, sempre nel segno di Schubert, con un Trio di “all stars”: Markus Schirmer  pianoforte, Benjamin Schmid violino e Danjulo Ishizaka violoncello.

Lunedì 14 maggio, tre riconosciuti talenti italiani - Stefano Furini  violino, Massimiliano Miani clarinetto e Roberto Daris fisarmonica - nel concerto dedicato a Stravinskij “En suites”, su trascrizioni di Roberto Daris, con pagine attinte dalle Suites di Histoire du soldat, Pulcinella e Petroucka.  

Quarta proposta in cartellone lunedì 21 maggio, con il Duo vincitore del concorso internazionale Premio Trio di Trieste 2011, Alexander Sitkovetsky violino e Wu Qian pianoforte, accanto all’Orchestra de I Virtuosi Italiani, guidata da Alberto Martini primo violino concertatore, in una serata scandita da musiche di Franz Joseph Haydn.

Gran finale, lunedì 28 maggio, con il celebre Quintetto d’archi della Filarmonica di Berlino, che eseguirà musiche di Ludwig van Beethoven (Kreutzer-Sonate in la maggiore op. 47) integrate dalla proiezione del film muto " Kreutzersonate" del regista ungherese Mahaty (Praga, 1926) e di Leòs Janàček (Quartetto n.1 in versione integrale "La Sonata Kreutzer di Tolstoi"). Il Quintetto è un ensemble unico nella composizione degli strumenti: invece di aggiungere al quartetto d’archi una viola o un violoncello, la formazione ha deciso di inserire un contrabbasso, in modo da rappresentare tutte le cinque sezioni dell’Orchestra, oltrepassando così i confini della formazione di musica da camera pura per orientarsi verso una formazione di dimensioni sinfoniche.













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