Il film su Eluana riceverà un finanziamento di 150mila euro dalla Film Commission

Il film su Eluana riceverà un finanziamento di 150mila euro dalla Film Commission

"Bella addormentata" è il film di Marco Bellocchio ispirato alla tragica vicenda di Eluana Englaro e intepretato da Alba Rohrwacher e Toni Servillo, le cui riprese sono iniziate il 31 gennaio scorso. Il film uscirà in autunno ed è in questi giorni al centro delle polemiche per i finanziamenti che riceverà, 150mila euro in tutto.

Gli esponenti del movimento “Scienza & Vita”, l’associazione che quando Eluana era in stato vegetativo si era opposta affinché non venissero sospese alimentazione e idratazione, non discutono sul contenuto del film ma sul contributo economico riconosciuto al progetto dalla Film Commission del Friuli Venezia Giulia, l’organismo che decide se e come contribuire alla realizzazione di opere cinematografiche e che ha accordato all'opera 150mila euro, il massimo previsto.

Il neurologo Gianluigi Gigli, che nel febbraio 2010 aveva seguito la vicenda a Udine come rappresentante dell’associazione, ha definito la decisione relativa alla concessione dei fondi politicamente sbagliata, dal momento che lo scorso dicembre i partiti avevano espresso la loro contrarietà. Infatti la Regione Friuli Venezia Giulia si era opposta a ogni finanziamento.

Non si tratta tuttavia di un film su Eluana, anche se le tre vicende che lo compongono hanno tutte come tema l'intreccio tra la vita e la morte. Una vicenda, quella di Eluana e del padre Beppino, che ha profondamente toccato Bellocchio, come ha dichiarato egli stesso, e che diventa un'ispirazione sofferta, non una cronaca da ripercorrere. "La storia di Eluana è lo sfondo di altre tre vicende, assolutamente patrimonio del cinema: illusioni, fantasticherie" continua il regista, che conclude: "La mia visione è laica, ma sono dalla parte della vita quando la speranza è la vita: Eluana era già morta».

Bellocchio comunque è abituato alle critiche, che accompagnano la sua carriera fin dal 1965 con "I pugni in tasca" (all'epoca c'era chi lo voleva sequestrare) e che sono continuate fino ai recenti "Buongiorno, notte" e "Vincere".













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