Primavera in risveglio: scatti sul Carso triestino alla ricerca di una natura in precario equilibrio

Primavera in risveglio: scatti sul Carso triestino alla ricerca di una natura in precario equilibrio

Trieste - Anche a pochi passi dalla città l'occhio attento del fotografo coglie i segni delle stagioni che mutano. Uccelli di ogni colore iniziano i "lavori" di nidificazione: la numerosità delle specie presenti è una peculiare caratteristica del Carso, e in particolare del tratto in cui questo incontra la pianura, zona che presenta il massimo numero di specie nidificanti a livello regionale e italiano.

Le zone collinari e prealpine della nostra Regione sperimentano attualmente una fase contraddittoria: da una parte l'apertura dei confini ha fatto aumentare il numero di escursionisti che frequentano i sentieri, specie sul Carso triestino e goriziano.

Dall'altra, lo spopolamento delle frazioni ha fatto sì che la foresta abbia nuovamente invaso aree in cui l'uomo era presente con regolarità e conoscenza dei ritmi della natura: tagliava i prati, riordinava i viottoli dopo l'inverno, poneva recinzioni e palizzate.

In questa galleria fotografica di Stefano Savini proponiamo ai lettori alcuni scatti che colgono la ricchezza della natura ancora incontaminata che si trova a poca distanza dalle nostre case. Con l'invito a godere dell'incanto della primavera, ma in punta di piedi per non disturbare.

(Credits: Stefano Savini. Licenza Creative Commons: uso non commerciale, citare la fonte).

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