La Barcolana che non fa rumore: oltre la festa, iniziative sociali e umanitarie. La fotogallery

La Barcolana che non fa rumore: oltre la festa, iniziative sociali e umanitarie. La fotogallery

Trieste - La bellezza dello sport della vela è che non fa rumore. Il respiro che si sente è quello di chi vive la vela con passione. E di chi attraverso la vela desidera portare un messaggio di speranza.

La Barcolana ed il suo popolo di velisti ed appassionati di vela portano scompiglio e animano di colori, profumi e suoni Trieste ed i suoi cittadini. Arrivano da terra ma principalmente dal mare con mille e più imbarcazioni.

Nei giorni che precedono la regata è emozionante vedere il golfo punteggiarsi lentamente di bianco, presenze che approdano lungo le rive della città, formando grumi di barche di diverse dimensioni, legate saldamente assieme.

Per uno o due giorni esse fungono da dimore ma anche da passerelle per raggiungere le imbarcazioni più lontane da riva.

Anche la Barcolana del 2013 è scivolata veloce e con talmente tante iniziative che non è stato possibile seguirle tutte. L’attrattiva di questa festa del mare è che coinvolge sia i tecnici dello sport della vela, mettendo in competizione i migliori skipper al mondo, sempre pronti a raccogliere la sfida di una regata così peculiare.

Giusto per citare qualche nome noto: Vasco Vascotto, Francesco De Angelis, Mauro Pelaschier, Mitija Kosmina, Jochen Schümann, Roberto Bertocchi. Come divinità marine fiutano il vento e manovrano, coadiuvati da nugoli di specialisti in discipline nautiche, dei giganti tecnologici tra mille altre imbarcazioni che sembrano briciole al loro cospetto. Tuttavia anch’esse, e, con pari dignità, sono condotte da impavidi capitani che conservano nel tempo lo spirito originale della Barcolana e che in molti casi sostengono iniziative sociali ed umanitarie.

Lo spirito della festa in mare e tra le banchine, all’insegna dell’allegria e del buon cibo dove la competizione si risolve il lunedì successivo alla regata sfogliando le classifiche e magari constatando con soddisfazione di essere arrivati prima dell’amico, vicino di barca.

Quest’anno la Barcolana ha contato ben 1657 equipaggi in mare; tra questi alcuni equipaggi femminili degni di nota per il loro coraggio e determinazione.

Il team rosa più agguerrito  è stato quello de Le Stelle Olimpiche che, per l’occasione, hanno sposato la causa della LILT (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) regatando per la campagna di prevenzione contro i tumori al seno “Nastro Rosa” 2013.

Portabandiera di questa campagna è stata Annalisa Minetti che con Martina Caironi e Marzia Caravelli sono le nuove componenti dell’equipaggio rosa, formato da atlete olimpiche e olimpioniche provenienti da varie discipline.

Alla causa della LILT ha contribuito anche il pittore Paolo Cervi Kervischer che ha realizzato la vela d’autore per il Powerace Team Poison.

A terra, invece, un’altra iniziativa degna di nota: “Sailors for Haiti”, ideata da Davide Besana e Mauro Pelaschier. I due skipper hanno raccolto 800 capi di abbigliamento con cui famosi velisti, indossandoli, hanno scritto pagine della storia della vela.

I capi erano in vendita  presso l’infopoint del villaggio Barcolana ed il ricavato è andato alla Fondazione Francesca Rava NPH Onlus che sostiene l’ospedale pediatrico NPH Saint Damien nella poverissima Haiti, dove ogni anno vengono assistiti 80.000 bambini.

Alla vigilia della regata l’iniziativa è stata presentata sul palco della gremita Piazza Unità d’Italia da Andrea Pellizzari protagonista assieme a 15 bambini orfani, a causa del terremoto haitiano, di un bellissimo video dal titolo  “The man with the mac”.

Dopo l’intervento di Andrea Pellizzari, sullo stesso palco ha brillato una stella che ha regalato ai  presenti un concerto indimenticabile. Malika Hayane ha dato l’ideale “la” alla regata con note calde e suadenti.  

La mattina successiva, mentre la moltitudine di vele si apprestavano a raggiungere la linea di partenza, d’incanto le nubi cariche di pioggia, che hanno connotato tutta la settimana, si sono diradate facendo spazio al sole che ha illuminato uno spettacolo unico al mondo, da vedere almeno una volta nella vita. Per la cronaca lo scafo vincitore è Esimit Europa 2, secondo TP52 Aniene e terzo Tuttatrieste.



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