Salvare l'acqua e noi stessi grazie ai misteriosi Vodnìk, piccoli protagonisti letterari

Salvare l'acqua e noi stessi grazie ai misteriosi Vodnìk, piccoli protagonisti letterari

Cividale del Friuli (Ud) - Dall'oceano sterminato primordiale, in cui tutto è nato miliardi di anni fa, allo tsunami che travolge case e persone: l'acqua è un elemento che rappresenta vita e morte, da sempre. E da altrettanto tempo l'uomo si è legato a lei, in ogni sua sfumatura.

Cesare Tomasetig, fondatore del Mittelfest, ha voluto allora dedicare proprio a lei un racconto lungo molto particolare: "La straordinaria avventura del fantastico popolo dei vodník", edito dallo stesso Mittelfest in occasione della sua ultima edizione. Che all'acqua era appunto dedicato, primo capitolo di un ciclo che unirà terra e aria nei prossimi anni.

Ambientata nei nostri giorni, questa piccola, complessa fiaba racconta la storia di un gruppo di creature uniche al mondo: i Vodník, esserini minuscoli che vivono da milleni sotto i ponti di tutta Europa. Ma non sono così "timidi" come altre figure leggendarie: essi infatti entrano in contatto spesso con gli adulti, soprattutto con i ragazzi.

Tra i tanti, Peciaci è uno che è partito tanti secoli fa da Praga, lasciando la sua casa sotto il Ponte Carlo, per viaggiare fino a Venezia. La città lagunare lo lasciò senza fiato, ma l'acqua salata non faceva per lui e si mise così alla ricerca di un'altra sistemazione, tra i diversi fiumi che scorrono lungo la Pianura Padana e affluiscono nel Po.

Arrivò quindi in un paesino sulle rive del Naviglio, dove l'incontro con un giovane musicista gli farà avere un'idea per cambiare le sorti del pianeta: l'acqua, l'elemento suo e dell'essere umano, è sempre più a rischio per colpa di quest'ultimo, che dalla Seconda rivoluzione industriale in poi non ha avuto più il solito rispetto verso la natura. E gli unici che possono cambiare le cose sono i ragazzi.

Con una favola semplice e complessa allo stesso tempo, fitta di simboli come un analogo racconto di Oscar Wilde, Tomasetig parla al cuore e alla coscienza del lettore, piccolo o adulto che sia. È un messaggio diverso dalla retorica politica che ascoltiamo oggi dalla Conferenza sul clima di Parigi, perché arriva direttamente da chi la natura la ama realmente e non la vede solo come un seccante parametro da aggiustare.

Questo libro, che è stato distribuito durante l'ultimo Mittelfest ma dovrebbe essere ancora reperibile, è anche un divertente viaggio all'interno della Mitteleuropa: si passa da Praga a Venezia, passando per la stessa Cividale e tante altre località, tutti posti che nell'acqua si specchiano quotidianamente. E anche l'uomo dovrebbe farlo, per capire che dalla natura dipendiamo tutti e come nostra madre va salvaguardata.

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