LONDRA - ''Salire sul gradino piu' alto a Pechino e' stato bellissimo. In questi quattro anni ho lavorato tanto per arrivare a qui a Londra con le carte in regola per confermare quel risultato''. Oggi, 29 luglio, a Londra 2012 e' il giorno di Chiara Cainero, la tiratrice friulana che nel 2008 vinse l'oro olimpico nello skeet donne dopo uno spareggio a tre sotto il diluvio contro la fuoriclasse americana Rhode e la tedesca Brinker. La pioggia la consacro' campionessa olimpica di tiro a volo, e adesso Chiara ci riprova, e incrocia le dita in modo scaramantico visto che a Londra e' tornato il maltempo e questo le ricorda qualcosa. Nella capitale britannica la 34enne guardia forestale friulana e' rientrata appena due giorni fa, reduce da un breve soggiorno a casa durante il quale ha trascorso il tempo a sparare, cosa che negli impianti della citta' olimpica, non il massimo dell'organizzazione almeno per quanto riguarda il tiro, non le permettevano di fare. ''Sono contenta di essere tornata e di aver passato questi giorni in famiglia - spiega la Cainero -. Ho avuto modo di allenarmi nelle mie montagne e riprendere fiato. Adesso mi sento pronta per l'obiettivo per il quale sto lavorando da quattro anni''. Per rimanere concentrata al massimo ha rinunciato anche alla sfilata della cerimonia d'apertura, limitandosi a seguirla dalla televisione dopo una passeggiata serale nel villaggio atleti semivuoto. Alla vigilia della gara al 'Royal Artillery Barracks' che puo' ridarle l'oro, o comunque una medaglia da mettere in bacheca accanto ai 46 trofei conquistati in carriera (tra i quali, oltre Pechino, 2 ori europei ed una Coppa del mondo), ha affrontato gli allenamenti ufficiali, totalizzando 68 punti nelle tre serie da 25 piattelli l'una. Si tratta di un punteggio non altissimo, ma in linea con quelli delle colleghe migliori che, come lei, hanno pagato dazio ai repentini cambi di luminosita' dovuti al cielo coperto. ''Il piattello qui parte a volte quando c'e' il sole ed altre quando e' nuvoloso - spiega il ct Francesco Fazi - e cio' mi fa pensare che qui il fattore meteo in gara possa influire moltissimo. Se ti passa la nuvola mentre passa anche un piattello difficile, lo sbaglio e' assicurato. Comunque sono fiducioso, perche' oggi Chiara ha sparato bene, in linea con le altre favorite''. Che poi sono le stesse rivali di Pechino, l'americana plurimedagliata Rhode, icona del tiro nel suo paese, 12 volte sul podio nelle 17 finali internazionali disputate nell'ultimo quadriennio ed arrivata a Londra dopo una 'odissea' per problemi di aerei (il cane le aveva mangiato il biglietto il giorno prima di partire), la tedesca Brinker che ora si chiama Wenzel dopo il matrimonio con il collega tiratore Tino ed il parto del loro primo figlio, e la slovacca Danka Bartekova. Sara' l'ennesimo duello all'ultimo colpo, poi Chiara mettera' il tiro da parte per un po' e cerchera' di azzeccare il colpo anche nella vita, stavolta in coppia con il marito Filippo: infatti Chiara vuole un bambino, quindi Rio de Janeiro 2016 puo' attendere.
Alessandro Castellani (ANSA)