Metodo stamina, il pediatra di Trieste Andolina: "spenta speranza per pazienti"

Metodo stamina, il pediatra di Trieste Andolina:

Trieste - "Accetto come definitiva questa sentenza, che non può che confermare che in Italia ogni speranza di cura compassionevole con staminali è spenta". Lo afferma il pediatra triestino Marino Andolina, in una nota del 6 giugno in cui commenta la sentenza della Cassazione che nega il dissequestro dei materiali per le infusioni con il metodo Stamina.

Nel testo, Andolina ribadisce che "la terapia cosiddetta 'Stamina' non ha mai avuto effetti collaterali rilevanti" e aggiunge che "alcuni pazienti sono morti dopo la sospensione della cure, e a causa di questo. Accreditare queste morti a Stamina (post hoc propter hoc) mi sembra irragionevole o peggio. Questa terapia ha ottenuto nella maggior parte dei pazienti risultati eclatanti, ma non per sempre. Dopo qualche mese i sintomi riprendono. Se questo dimostra che la terapia non funziona - puntualizza - lo stesso varrebbe anche per l'insulina nel diabete: è una cura efficace ma non guarisce per sempre".

"Proprio stamane - prosegue il medico - ho avuto notizia di una bambina che non abbiamo potuto curare, che sta per essere trasferita in Israele, dove potrà essere curata al prezzo di 35.000 euro ad iniezione".

Andolina sostiene inoltre L'uscita di "un articolo internazionale nel quale due luminari nel campo della Sma (atrofia muscolare spinale, seconda causa di morte nell'infanzia) hanno descritto in maniera inequivocabile i risultati in alcuni bambini che hanno ripreso i movimenti irreversibilmente perduti. Il prof. John Bach si è premurato, a differenza di quanti hanno sconfessato il metodo, di venire in Italia a visitare i bambini prima e dopo le infusioni. Ora questa pubblicazione che ha scatenato l'interesse di tutta la comunità scientifica internazionale - conclude - in Italia viene ignorata".

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