Dopo il caso Eranio: giornalisti a confronto sull’uso degli stereotipi di genere e non solo

Dopo il caso Eranio: giornalisti a confronto sull’uso degli stereotipi di genere e non solo

Pordenone - Portare alla luce e cancellare gli stereotipi di genere nell'ambito dell'informazione: questo l'obiettivo dell'incontro formativo per giornalisti che si svolge venerdì 23 ottobre presso la Biblioteca Civica di Pordenone (alle 9.30 presso la sala Teresina Degan, piazza XX Settembre).

Usare gli stereotipi, come diceva George Clooney in una battuta del film "Tra le nuvole", “rende la vita più facile” ed è per questo che sono così straordinariamente e disastrosamente diffusi.

Gli stereotipi non fanno discriminazioni: sono legati all'aspetto fisico, all'età, al sesso, al colore della pelle. Non più tardi di qualche giorno fa, è stato l'ex giocatore del Milan Stefano Eranio a mettere a serio rischio la sua carriera di commentatore sportivo con un’uscita infelice sui “giocatori di colore” che “quando c’è da pensare fanno errori”.

Importante quindi l’appuntamento pordenonese, rivolto proprio ai responsabili della comunicazione, facili prede - per fretta, per superficialità, o magari per compiacere il pubblico - della definizione preconcetta.

Le relatrici sono Valeria Palumbo e Maria De Stefano.

Valeria Palumbo, giornalista e storica delle donne, è stata caporedattore centrale de L’Europeo e di Global Foreign Policy, ha lavorato alla Digital Edition della Gazzetta dello Sport.

Membro di AtGender, della Sis e della Sil, ha pubblicato numerosi saggi e biografie, tra cui “Svestite da uomo (Bur, 2007), “Veronica Franco, cortigiana e poetessa” (Edizionianordest, dal 2014 in ebook per l’Enciclopedia delle donne), nel 2013 “Geni di mamma” e due ebooks, “Donne di Alessandro Magno” (Enciclopedia delle donne) e “Quando l’arte è donna. Tetralogia teatrale” (Cendon Libri).

Maria De Stefano è presidente dell’Associazione Voce Donna Onlus di Pordenone, fondata nel 1997 da un gruppo di donne allo scopo di fornire aiuto ed assistenza gratuita a tutte le donne che si trovano nella necessità di dover fuggire da abusi o violenze di qualsiasi natura.

L’Associazione è anche membro fondatore di D.I.Re. (Donne in Rete Contro la Violenza) l’associazione nazionale dei centri anti violenza. Alle base del lavoro del centro antiviolenza vi è una profonda conoscenza delle cause della violenza domestica, delle diverse forme sotto cui si presenta e dell’impatto che ha sulle vittime.

L’attività del centro si basa sul principio del rispetto per la donna e la sua volontà poiché ogni donna che subisce violenza e maltrattamenti viene trattata senza rispetto e considerazione, non viene ascoltata, non le viene permesso di esprimersi e di decidere.

Ispiratrice del meeting, la Carta di Pordenone, il protocollo d’intesa siglato nel mese di luglio tra soggetti istituzionali, enti e associazioni per “promuovere una immagine equilibrata e plurale di donne e uomini superando e contrastando gli stereotipi di genere nei media”.

Scarica qui il PDF

Protocollo-Carta-di-Pordenone.pdf
Protocollo-Carta-di-Pordenone.pdf

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