Mercoledì entrano in vigore le nuove regole sul commercio. Allarme liquidità per le imprese

Mercoledì entrano in vigore le nuove regole sul commercio. Allarme liquidità per le imprese

Udine - Conto alla rovescia per l'entrata in vigore, mercoledì 24 ottobre, delle nuove regole in ambito commerciale sulla trasparenza dei contratti tra produttori e distribuzione, e sulla certezza dei tempi di pagamento, a 30 o 60 giorni. Oggi i pagamenti nella filiera arrivano invece fino a 90-95 giorni.

Confcommercio ha avviato proprio da Udine il suo tour informativo per fornire alle aziende la massima assistenza possibile per far fronte alle novità che verranno introdotte il 24 ottobre.

Infuriano infatti le polemiche sugli effetti che l'articolo 62 avrà sulle imprese e sulla loro necessità di liquidità obbligata, in tempi di credito a singhiozzo da parte delle banche.

A Udine, Walter Caizzone, del settore legislazione d’impresa di Confcommercio Roma, è stato molto esplicito davanti all’affollata sala riunioni di Enasco nel sottolineare le "forti perplessità di fronte all’imposizione di adempimenti che appesantiranno l’azione di tutte le imprese della filiera distributiva, dalla produzione al commercio, escluso il dettaglio". Oneri, "burocratici, amministrativi ed economici per quanto riguarda i termini di pagamento", ha aggiunto.

Nonostante il pressing degli imprenditori del commercio e della distribuzione - ha ribadito la Confcommercio - il Governo non farà marcia indietro sulle nuove regole, racchiuse nel pacchetto dell'articolo 62.

A ribadirlo sono stati il ministro delle Politiche agricole, Mario Catania, e quello dello Sviluppo economico, Corrado Passera, dal Forum della Coldiretti a Cernobbio. "Non ci saranno proroghe - ha puntualizzato Catania - ma il nostro è un atteggiamento di apertura: se necessari, gli aggiustamenti saranno possibili". Il ministro ha programmato già incontri, in primis con i presidenti di Confindustria Giorgio Squinzi e di Confcommercio Carlo Sangalli, che hanno chiesto uno slittamento dell'entrata in vigore della legge, calcolando in 6 miliardi il ricorso alla liquidità necessaria per le aziende, con il rischio per migliaia di non farcela.

Anche Passera ha ribadito che sull'articolo 62, si andrà avanti. "Si tratta di regole molto forti - ha detto - a difesa della parte più debole della filiera", vale a dire i produttori, aprendo comunque a possibili correttivi in corso d'opera. In sintesi, le novità introdotte dalla norma prevedono l'obbligo di forma scritta per i contratti tra imprese e fornitori (ora vengono stipulati in gran parte verbalmente); viene inoltre fissato il termine di pagamento a 30 giorni per le merci deperibili, a 60 giorni per gli altri prodotti.

L’articolo 62 porta con sé la volontà di stabilire un rapporto fornitore/cliente più "rigido" in termini di tempistica, ma non tiene presente che la sua applicazione a breve cade in un momento di grave crisi e nel quale molte aziende hanno grandi difficoltà in termini di liquidità.




 

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