Il Fvg celebra la Giornata dei diritti dei bambini con l'assemblea dei Consigli comunali dei Ragazzi

Il Fvg celebra la Giornata dei diritti dell'infanzia con l'assemblea regionale dei Consigli comunali

Udine - La Giornata internazionale dei Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza è stata celebrata dalla Regione il 20 novembre con una riunione straordinaria dei rappresentanti dei Consigli comunali dei Ragazzi del Friuli Venezia Giulia.

Il Consiglio Comunale dei Ragazzi (CCR) è un consiglio comunale formato da un gruppo di bambini e ragazzi che si occupano dei problemi della propria città e della propria scuola. Un facilitatore adulto aiuta i ragazzi a migliorare il paese e la scuola. Il CCR ha a disposizione una somma di denaro, affidatagli dal Comune. In Friuli Venezia Giulia sono una ventina i Comuni dove è stato costituito il CCR, tra cui Pordenone, Udine e San Vito al Tagliamento.

I vari "sindaci" dei ragazzi si sono avvicendati al microfono per raccontare la loro esperienza di "amministratori dei ragazzi", le iniziative programmate e quelle attuate: non sempre - hanno ammesso - fra le idee e la loro realizzazione la strada è in discesa.

Insomma, un modo per "partecipare" alla vita della comunità, un modo per "essere cittadini" a tutti gli effetti, un modo per prepararsi ad essere "cittadini adulti" più consapevoli.

I numerosi ragazzi che hanno affollato l'Auditorium della Regione sono stati ascoltati non solo dagli adulti, ma soprattutto da chi - come l'assessore regionale all'Istruzione Roberto Molinaro - riveste la funzione di "decisore politico".

Molinaro, in apertura dell'incontro, ha portato ai ragazzi e agli insegnanti che li hanno accompagnati il saluto e il ringraziamento della Regione, ricordando l'evento storico del 20 novembre 1989, quando in sede ONU a New York venne approvata la Convenzione sui Diritti dell'Infanzia, recepita dallo Stato italiano con legge nel 1991: "una Convenzione - ha affermato l'assessore - che non si limita all'enunciazione dei diritti, ma propugna la loro attuazione pratica".

"Anche grazie a questa Convenzione - ha continuato Molinaro - si riconosce che i ragazzi sono cittadini a tutti gli effetti e che vanno ascoltate le loro istanze. Ed è per favorire questo processo di partecipazione che sono nati dal basso i Consigli comunali dei ragazzi in diversi comuni, che la Regione ha deciso di riconoscere e di sostenere con la legge regionale 18 del 2011: e oggi per la prima volta questi Consigli comunali dei Ragazzi s'incontrano e si confrontano".

Un incontro, quindi, - quello di Udine - che secondo l'assessore "vuole sottolineare l'importanza della partecipazione grazie alla conoscenza reciproca, allo scambio di esperienze, al coinvolgimento della scuola per far allargare l'esperienza. Insomma, una giornata dedicata all'ascolto dei ragazzi; a sottolineare l'importanza del rapporto fra generazioni, in particolare fra giovani e anziani per tutelare e tramandare la memoria; a rendere possibile e continuo il rapporto fra ragazzi e istituzioni per uno scambio reciproco e arricchente per tutti. Le istituzioni non sono cosa altra rispetto ai cittadini, ma sono i cittadini stessi e quindi anche i giovani".

La professoressa Fabia Mellina Bares, docente di Legislazione minorile all'Università di Trieste, ha quindi proposto alcune riflessioni sulla Convenzione e sui diritti dei ragazzi, insistendo sul concetto di piena cittadinanza dei "minori", stimolandoli ad "essere cittadini e non sudditi, ovvero a vivere e non solo ad esistere: persone consapevoli e partecipi e protagoniste della società in cui vivono"

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