Pordenone - In occasione delle elezioni europee, le imprese italiane del commercio fanno sentire la loro voce con un "Manifesto" in cui presentano le proprie esigenze e le proprie aspettative. Il documento è stato pubblicato il 20 maggio.
"Il prossimo Parlamento europeo - si legge nel "Manifesto" - sarà chiamato a nuove e più grandi responsabilità rispetto al passato: i prossimi cinque anni, infatti, saranno decisivi per il futuro dell’Unione europea e per la sua sostenibilità e condivisione da parte di tutti i popoli europei".
"Il Parlamento avrà il compito di riconciliare i cittadini e le imprese di ogni parte dell’Europa con le istituzioni e le politiche comunitarie, esprimendo con coraggio scelte che consentano di rendere tangibili e verificabili i valori culturali, sociali, politici ed economici che hanno dato vita all’Unione e presiedono ai suoi Trattati".
Confcommercio – Imprese per l’Italia chiede che "primo obiettivo dell’UE sia il superamento della crisi che ha colpito l’economia in una dimensione inedita. Sono migliaia le imprese e i posti di lavoro scomparsi in tutti i settori, incrementando notevolmente il tasso di disoccupazione a livello comunitario; sono altresì migliaia le imprese che tuttora lottano per la sopravvivenza. Le risposte sin qui date sono state insufficienti ed improprie".
"Senza impresa non c’è Europa, senza sviluppo non c’è impresa": questo il messaggio e questo lo slogan che, per Confcommercio, "deve guidare l’azione dell’Unione per restituire fiducia alle imprese ed ai cittadini e creare un ambiente socioeconomico favorevole alla ripresa".
Le azioni che il terziario auspica da parte dell'Europa sono, in sintesi: ripartire dalla città e dal governo del territorio, agire per il turismo; facilitare l’accesso al credito ed intervenire sul sistema bancario; massimizzare l’impiego dei fondi comunitari; sostenere l’innovazione del terziario, includendo le imprese nell’agenda digitale;
adottare una strategia di comunicazione più efficace. Ne parla il presidente di Confcommercio di Pordenone ed incaricato della Confcommercio nazionale per le politiche comunitarie Alberto Marchiori, in questa videointervista raccolta da Maurizio Pertegato: