Udine è la prima tappa della tournée della rassegna "Mondovisioni" sul documentario d'inchiesta

Udine è la prima tappa della tournée della rassegna

Udine - Al "Visionario" si inaugura mercoledì 10 ottobre la rassegna "Mondovisioni". Giunta alla 4a edizione, la seconda che dopo Internazionale a Ferrara andrà in tour attraverso l’Italia, Mondovisioni presenta una nuova selezione di otto documentari, scelti nei migliori festival, intorno ad alcuni dei temi più cari a Internazionale: attualità, diritti umani, informazione e libertà di espressione.

Tratto dominante di questa selezione è il rischio: il rischio che si corre continuando a prendere posizione, informare e sfidare norme e poteri. Rischiano la vita i redattori del settimanale Zeta in Reportero, che in Messico si ostinano a sbattere in prima pagina narcotrafficanti e politici corrotti, come l’ha rischiata Mads Brügger in The Ambassador, la sua nuova controversa inchiesta-performance sul corrotto mondo della diplomazia in Africa.

Rischiano e hanno subito una dura repressione, in un caso che ha anticipato quello delle Pussy Riot, i membri di Voina Art Group, creativi e radicali oppositori di Putin, le cui performance sono al centro di Tomorrow. Come loro rischiano il carcere gli attivisti di Anonymous che in We Are Legion raccontano storia e strategie del movimento rivoluzionario nato on-line e poi sceso in piazza, in nome della libertà in rete.

Rischiano la censura poliziesca i blogger cinesi che grazie a nuove tecnologie e social media sfidano gli organi di informazione ufficiali e il governo, come racconta High Tech, Low Life.

Rischiano gli immigrati in Svizzera, che come svela Vol special possono da un giorno all’altro ritrovarsi in un centro di detenzione, per essere allontanati per sempre dalla loro nuova vita. Di questi tempi non si rischia solo ai margini delle nostre società, ma anche nel cuore di istituzioni come l’Unione Europea, minacciata da un colossale fallimento finanziario e culturale, complici le lobby che pilotano la politica comunitaria, come dimostra The Brussels Business.

Ma rischiamo anche tutti noi, soprattutto di non saperne mai abbastanza del mondo che ci circonda, ad esempio di come uno stato che si dichiara democratico quale Israele possa gestire da decenni un sistema legale grazie al quale mantiene l’occupazione dei territori palestinesi. Lo denuncia The Law in These Parts, che insieme agli altri sette film di Mondovisioni offre l’occasione di scongiurare un rischio maggiore e generale: quello di essere poco o male informati, di rinunciare all’approfondimento e al dissenso, in tempi di ossessivi e più che mai sospetti appelli all’unità e alla coesione ad ogni costo.

Al "Visionario" secondo il seguente calendario:

mercoledì 10 ottobre, alle 19.30, Reportero di Bernardo Ruiz, Usa/Messico 2012, 72 minuti; alle 21, Tomorrow, di Andrey Gryazev, Russia 2012, 100 minuti;

mercoledí 17, We are legion: the story of the Hacktivists di Brian Knappenberger, Stati Uniti 2012, 91 minuti (wearelegionthedocumentary.com); e Vol Spécial, di Fernand Melgar, Svizzera 2011, 100 minuti (volspecial.ch);

mercoledí 24, The law in these parts, di Ra’anan Alexandrovicz, Israele, 2011, 101 minuti (thelawfilm.com); e High Tech, Low Life, di Stephen Maing, Stati Uniti/Cina, 2012, 87 minuti (hightechlowlifefilm.com).

Mercoledí 31, The Ambassador, di Mads Brügger, Danimarca 2011, 97 minuti (theambassador.dk); e The Brussels Business, di Friedrich Moser e Matthieu Lietaert, Belgio/Austria 2012, 85 minuti, (thebrusselsbusiness.eu).

Per informazioni: 0432 299545, www.visionario.info - http://blog.visionario.info/.

Questo sito è impostato per consentire l'utilizzo di tutti i cookie al fine di garantire una migliore navigazione. Se si continua a navigare si acconsente automaticamente all'utilizzo. Per comprendere altro sui cookie e scoprire come cancellarli clicca qui.

Accetto i cookie da questo sito.