"Scarica di nubi": al Palio teatrale studentesco città di Udine in scena la legalità

Miriam, una ragazza “siciliana per metà, l’altra viene dal Nord”, sotto un cielo sempre carico di nubi che ogni tanto si fermano a incrociare la vita, in attesa di altri occhi: quelli delle stanze che lei abiterà, dalle aule di scuola ai labirinti Ikea.

Questa adolescente prossima al mondo adulto, che diventerà testimone indiretta di una strage mafiosa delle terre a Sud, è la protagonista di “Scarica di nubi. Mitraglia poetica per corpi da raccontare”, partitura corale per attrice sola che debutterà al Palamostre di Udine il 7 maggio come ospitalità all’interno del 42° Palio teatrale studentesco e nell’ambito del progetto “Radio Aut”, percorso di educazione alla legalità costruito da un coordinamento provinciale formato da cooperativa Damatrà, Arci Territoriale di Udine (nel ruolo di capofila) e Associazione Libera di Udine. 

Prodotto dall’Arci territoriale con il sostegno della Regione e in collaborazione con Libera Udine e Damatrà, il lavoro, con scene e luci di Davide Guarnieri, sarà interpretato da Serena Di Blasio, attrice e regista, che insieme ad Andrea Ciommiento, autore della creazione scenica, ha sviluppato un laboratorio teatrale sulla legalità rivolto ad attori (studenti e professionisti) nel gennaio 2013 presso l’Arci Territoriale di Udine.

“Abbiamo lavorato alla creazione di frammenti di teatro da portare in vita, partendo dal ciò che sta alla radice dell’esperienza scenica”, spiega Ciommiento, arts reporter, autore e creatore scenico. “Da qui l’idea di un allestimento di più stanze in divenire – aggiunge –, alla ricerca di uno sguardo universale che comprendesse il confine tra il senso di giustizia e la radice di ogni criminale delinquenza che per semplicità di visione gli italiani chiamano mafia”. 

Sulla scorta del laboratorio è nato un testo, che il 13 marzo scorso ha visto l’attrice Laura Curino impegnata “in prova nelle stanze in divenire dello spettacolo” al circolo Arci MissKappa di Udine. Ora il lavoro prende corpo “in piena pelle di legalità – continua Ciommiento –, puntando a raccontare il legame tra senso etico ed esistenziale attraverso un’interazione scenica con gli spettatori”. “Non entriamo mai nella dimensione della retorica civile - puntualizza Serena Di Blasio -, del teatro-documento o dell’inchiesta, ma piuttosto entriamo nell’esistenza di questa ragazza circondata da mondi e persone che la sollecitano continuamente. Cerchiamo di farlo – aggiunge – senza presunzione d’innocenza, attraverso una mitraglia poetica di corpi da vivere e mondi da raccontare”.

Nella storia non abbiamo di fronte solamente la protagonista, ma tutti i mondi vivaci che porta con sé: in diversi punti si scoprirà che cosa significhi sentirsi a casa, e avere paura di ciò che sta fuori e dentro il proprio mondo protetto. Di lì a poco la protagonista vivrà sulla propria pelle la vicinanza alle stragi del Sud, mai vissute prima con consapevolezza, divenendone testimone indiretta. “E vedo vite spezzate – dice Miriam nella stanza delle stragi –, ciuffi di bambini in strada che guardano i corpi a terra ricoperti di rosso, ma io non so più dire chi sono realmente”. “Scarica di nubi” di Di Blasio e Ciommiento, che in forma di primo studio è stato presentato al festival Teatropia 2013 di Siena, sarà rimesso in scena  a Udine il 5 giugno a palazzo Morpurgo (ore 21) in occasione della tappa in città della Carovana internazionale antimafie, che prevede, alle 18 nella stessa sede, un “aperitivo della legalità”. L’8 giugno sarà di scena al Centro Cultura Arte Performance 10100 di Torino, il 12 luglio approderà al Festival Notturni Diversi di Portogruaro. Durante i mesi di prova i curatori hanno realizzato contributi video da destinare al microblogging e ai social media: su youtube da scoprire le Video stanze in divenire insieme a Serena Di Blasio e Andrea Ciommiento.

 

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