"Ammazziamo il gattopardo" di Alan Friedman a Pordenonelegge
- Dettagli
- Categoria: Libri
- Pubblicato Domenica, 21 Settembre 2014 12:40
- Scritto da redazione @ilfriuliveneziagiulia
- Visite: 717
Pordenone - "Renzi non è certo un angelo, avrà anche dei difetti, ma è l'unico che si è dimostrato disposto ad andare fino in fondo anche a costo di rischiare di schiantarsi contro un muro''.
Ieri, 19 settembre, durante Pordenonelegge, presso lo Spazio Itas in Piazza della Motta, si è tenuto l'incontro "Ammazziamo il gattopardo" con Alan Friedman.
Dopo aver scritto il libro era rimasto perplesso per il titolo, tanto che aveva pensato di intitolarlo "Gattopardo" come quello di Giuseppe Tomasi di Lampedusa; alla fine dopo una serie di ripensamenti sul titolo è arrivato al titolo conclusivo: "Ammazziamo il gattopardo".
Un libro che racconta un pó tutti gli aneddoti della politica del periodo di Prodi e De Benedetti, di Monti e Napolitano.
''Siamo a un momento clou e ne prossimi novanta giorni - ha proseguito - si vedrà se la riforma del lavoro di Renzi sarà una cosa seria, con l'abolizione dell'art. 18, altrimenti l'Italia non potrà riprendersi. E' ora che questo Paese superi i vecchi schemi ideologici di destra e sinistra - ha aggiunto - facendo finalmente le riforme che altri Paesi come la Germania e la Gran Bretagna hanno fatto, con il risultato di un aumento dell'occupazione''.
''Sono da sempre ''democratico - ha poi sottolineato Friedman - e non sono favorevole al capitalismo selvaggio. Mi piace però l'idea di avere un mercato libero che tuteli il consumatore, insieme con la tutela delle fasce più deboli della popolazione attraverso un welfare efficace''.
L'autore ha ricordato poi il suo video-intervista dell'ex premier Mario Monti, sul ruolo avuto dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel periodo prima del suo incarico.
''In America un fatto del genere avrebbe come causato l'apertura di un'inchiesta parlamentare - ha commentato - mentre qui le cose vanno in modo molto diverso''.
Uomo amante dell'Italia, che si è sentito di scrivere questo romanzo per gli italiani facendo notare che sono per metà vittime ma per metà complici di questa crisi.