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Categoria: Libri
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Pubblicato Giovedì, 18 Settembre 2014 14:37
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Scritto da Giulia Presotto
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Pordenone - “Per una pedagogia del morire: un percorso tra scuola, hospice e comunità” si è tenuto oggi, 18 settembre, in occasione del festival di Pordenonelegge, al Palazzo della Provincia, l’incontro con Antonio Loperfido e Annalisa Castiglione, Marta Cerruti Quara, Alessia Meggiorini, Lavinia Minotti, Alejandra Torres Pintos, Giulia Scavazza. Coordinato da Massimo De Bortoli.
“La ricchezza - dice Antonio Loperfido - del punto di vista sulla vita che reca con sé il morente dovrebbe diventare un patrimonio della comunità”. Da qui nasce l’idea di non voler confinare l’esperienza della morte all’interno delle mura dell’ospedale e dell’hospice.
Successivamente è nato il libro “Tienimi per mano”, curato da Antonio Loperfido, che contiene le riflessioni, le testimonianze e le scritture di questo percorso sul discorso dell’accompagnamento al morire.Una tematica non comune, o meglio, chi ha accettato la sfida di provare a rendere pubblico quelle che sono le sensazioni, non solo, della persona che stiamo vedendo morire ma della stessa persona morente.
Il risultato di questo laboratorio autobiografico riporta riflessioni profonde e introspettive che fanno luce sulla morte ed i suoi limiti. In oltre due anni si sono realizzati incontri seminariali pubblici, percorsi di riflessione con gli studenti del Liceo Le Filandiere e con gli operatori e i volontari dell’hospice di San Vito al Tagliamento. Questo laboratorio di scrittura è in collaborazione con Associazione “Il Gabbiano Amici dell’Hospice”, Isis Le Filandiere di San Vito al Tagliamento, Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari.