Giovani e crisi, a Pordenonelegge in anteprima l'inchiesta sul Nord Italia
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- Categoria: Libri
- Pubblicato Mercoledì, 17 Settembre 2014 17:27
- Scritto da Timothy Dissegna
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Pordenone - Un Paese diviso in due, reciso da un capo all'altro che non lascia scampo. È questa la drammatica sintesi di "Nord Meridiano. I giovani e la crisi da Mirafiori ad Amazon" (Editorni Internazionali Riuniti) di Francesco de Filippo e Maria Frega, libro in uscita settimana prossima e presentato oggi in anteprima a Pordenonelegge.
Un vero e proprio reportage nel settentrione, dove i due autori hanno dato voce ai quei giovani, tra i 19 e 35 anni, più tartassati dalla crisi.
Il lavoro ripercorre un loro esperimento simile di qualche anno fa, al Sud, dove la disoccupazione giovanile è al 60%. A Nord è al 40, ma la mancanza di punti di riferimento e la solitudine ha trasformato radicalmente la vita dei ragazzi in un modo che mai si sarebbero immaginati.
A parlarne c'erano gli stessi de Filippo e Frega in conferenza stampa, dove hanno raccontato il loro viaggio tra Nordovest (Torino), Nordest (fino al confine sloveno) e sotto il Po (Emilia Romagna) per dare voce a chi, con la crisi, si è scontrato proprio frontalmente.
Si citano spesso i giovani in Italia, ma loro quando possono veramente dire la loro? Minimo comune denominatore da Ovest a Est è sicuramente la sfiducia nel domani, il disorientamento che si vive in tutto il territorio. Ma gli autori hanno trovato anche voglia di riscatto nei ragazzi, in un'epoca ormai di assoluta competizione dove vince solo chi studia di più. Anche a scapito di rinunciare al lavoro dei sogni per guadagnare: nessuno lo dice ma è la triste realtà, molto spesso.
In questo caos si sono sgetolati sempre più anche i valori della cultura operaia, responsabile una lotta sempre più aspra anche tra i lavoratori di una stessa fabbrica. E quindi muore il sindacato, scompaiono gli elementi culturali che da tempo erano alla base del lavoro. Una disgregazione che parte dal basso, e a farne i conti sono dolorosamente le nuove generazioni.
Una soluzione, gli autori e le guide a cui si sono affidati (Gallino, Bortolussi e Landini), non ce l'hanno, né vogliono invitare il lettore ad azioni estreme. Certo è che, fino a quando l'offerta e domanda di lavoro continueranno a viaggiare parallele, senza mai incrociarsi, sarà difficile uscire dalla crisi. Non soltanto economica, ma anche mentale.
