Giuseppe Amedeo Tedeschi e la Trieste di Saba: un'inedita antologia poetica e grafica
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- Pubblicato Martedì, 30 Settembre 2014 15:27
- Scritto da Redazione ilfriuliveneziagiulia
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TRIESTE - L’antologia di poesie "Particelle d'oro" (Mosetti editore, pagg. 106, € 10,00), di GIUSEPPE AMEDEO TEDESCHI (1881 – 1957) - prefazione di Elvio Guagnini, sarà presentata sabato 4 ottobre alle ore 18.00 presso la Libreria Minerva, in via San Nicolò, 20 (Trieste).
Interverranno Giancluca Paciucci, curatore del libro, e il giornalista Roberto Weber.
G.A. Tedeschi, amico e sodale di Saba in inizio Novecento, è stato un valente giornalista - presso “Il Lavoratore” e altre testate - e soprattutto un ingegno poliedrico, rappresentante esemplare della Trieste della prima metà del XX secolo, nodo d’energie.
In "Particelle d'oro" sono stati raccolti molti dei suoi testi poetici e alcune sue opere grafiche, che verranno mostrate durante l’incontro in una proiezione a cura di Marco Bocciai.
La poesia di G.A. Tedeschi, nell’antologia, assume autonomia e rilievo in una linea ideale che vede i suoi esponenti in Carducci, Rapisardi e Lucini: versi universali e profondamente radicati nella realtà del capoluogo giuliano. Nelle sue poesie come nei suoi disegni si coglie il sentimento di un puro artista, e di un uomo giusto. La laica ebraicità di G.A. Tedeschi, sposata al sogno socialista, ha attraversato le bufere delle due guerre mondiali e delle leggi razziste del fascismo.
(Nella foto d'apertura la copertina del libro)
Margaret Atwood a Pordenonelegge: siamo dentro al diluvio che sarà il nuovo inizio
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- Pubblicato Lunedì, 22 Settembre 2014 15:26
- Scritto da Fabiana Dallavalle
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Pordenone - Siamo di fronte a "L'altro inizio": è il titolo dell'ultimo libro della scrittrice canadese Margaret Atwood (Ponte alle Grazie) che a PordenoneLegge apre le porte di un futuro non lontano, fatto di scenari che raccontano le ferite del pianeta e la corsa di uomo e scienza verso un'agognata immortalità.
Scrittrice di culto con quaranta libri pubblicati e una grande sensibilità verso i temi ambientali, la Atwood racconta che il titolo originale del libro è MaddAdam (Adamo pazzo), un palindromo che racchiude perfettamente il significato che ogni fine è sempre un nuovo inizio.
La domanda fondamentale da porsi secondo la Atwood, 75 anni, occhi azzurri attenti e gentili, è dove ci può portare un altro inizio, perchè l'uomo è per natura curioso, non fermerà mai la propria corsa verso scoperta e conoscenza e in pochi decenni può succedere qualsiasi cosa.
Allo stesso tempo, l'uomo deve essere sempre più veloce nel trovare le soluzioni ai problemi, pensiamo per esempio all'epidemia di Ebola e a quanto sia fondamentale scoprire come combatterla prima che sia troppo tardi.
Tecnologia, progresso e scienza hanno sempre un lato positivo, uno negativo e quello che la Atwood definisce il lato "stupido", legato a tutto ciò che non abbiamo previsto, alle conseguenze inaspettate come l'automobile che ha rivoluzionato il modo di spostarci, ma che inquina e che contribuisce alla distruzione del verde e delle campagne per fare strade.
Vale anche per le coltivazioni ogm: presentate come migliori, sono in realtà dei semi sterili che hanno l'obiettivo di farne comprare ogni anno di nuovi a beneficio delle grandi aziende produttrici.
Ma le alterazioni generiche spesso uccidono altre forme di vita con effetti devastanti sulla biodiversità: in natura tutto è interconnesso e l'uomo inizia a capirlo solo adesso. Speriamo non sia troppo tardi.
"Ammazziamo il gattopardo" di Alan Friedman a Pordenonelegge
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- Pubblicato Domenica, 21 Settembre 2014 12:40
- Scritto da redazione @ilfriuliveneziagiulia
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Pordenone - "Renzi non è certo un angelo, avrà anche dei difetti, ma è l'unico che si è dimostrato disposto ad andare fino in fondo anche a costo di rischiare di schiantarsi contro un muro''.
Ieri, 19 settembre, durante Pordenonelegge, presso lo Spazio Itas in Piazza della Motta, si è tenuto l'incontro "Ammazziamo il gattopardo" con Alan Friedman.
Dopo aver scritto il libro era rimasto perplesso per il titolo, tanto che aveva pensato di intitolarlo "Gattopardo" come quello di Giuseppe Tomasi di Lampedusa; alla fine dopo una serie di ripensamenti sul titolo è arrivato al titolo conclusivo: "Ammazziamo il gattopardo".
Un libro che racconta un pó tutti gli aneddoti della politica del periodo di Prodi e De Benedetti, di Monti e Napolitano.
''Siamo a un momento clou e ne prossimi novanta giorni - ha proseguito - si vedrà se la riforma del lavoro di Renzi sarà una cosa seria, con l'abolizione dell'art. 18, altrimenti l'Italia non potrà riprendersi. E' ora che questo Paese superi i vecchi schemi ideologici di destra e sinistra - ha aggiunto - facendo finalmente le riforme che altri Paesi come la Germania e la Gran Bretagna hanno fatto, con il risultato di un aumento dell'occupazione''.
''Sono da sempre ''democratico - ha poi sottolineato Friedman - e non sono favorevole al capitalismo selvaggio. Mi piace però l'idea di avere un mercato libero che tuteli il consumatore, insieme con la tutela delle fasce più deboli della popolazione attraverso un welfare efficace''.
L'autore ha ricordato poi il suo video-intervista dell'ex premier Mario Monti, sul ruolo avuto dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel periodo prima del suo incarico.
''In America un fatto del genere avrebbe come causato l'apertura di un'inchiesta parlamentare - ha commentato - mentre qui le cose vanno in modo molto diverso''.
Uomo amante dell'Italia, che si è sentito di scrivere questo romanzo per gli italiani facendo notare che sono per metà vittime ma per metà complici di questa crisi.
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