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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Quando Sissi arrivò a Gorizia: al Museo di Santa Chiara il ricordo dell'Imperatrice

Quando Sissi arrivò a Gorizia: al Museo di Santa Chiara il ricordo dell'Imperatrice

Gorizia - Nell'infinto elenco di donne che hanno fatto la propria comparsa nella famiglia degli Asburgo, quella che ha lasciato l'impronta più importante è stata sicuramente l'imperatrice Elisabetta di Baviera, meglio conosciuta come Sissi. Una donna affascinante e tormentata al tempo stesso, che stregò i suoi sudditi con la propria semplicità e bellezza.

Per raccontare questo personaggio si è tenuta la conferenza "Sissi a Gorizia", venerdì 13 novembre alle 18, al terzo piano del Museo di Santa Chiara, tenuta dalla scrittrice Marina Bressan e in concomitanza della mostra storica sui 400 anni del capoluogo isontino sotto l'Impero asburgico. E lo stesso è legato al nome della nobile, avendo ospitato la coppia imperiale durante un suo viaggio in Italia alla fine dell' '800.

Lei fu "una persona che non lascia indifferenti", ha esordito subito la Bressan, davanti a una nutrita platea. Alle spalle della relatrice erano proiettate immagini del periodo, provenienti dal ricchissimo patrimonio custodito dal Comune, che hanno fatto da sfondo al racconto di una storia presentata dai film come un sogno. Fin troppo irreale, però.

Era una donna che soffriva la falsità degli altri e ne trovò molta durante il suo viaggio in Italia, con l'Imperatore Francesco Giuseppe, tanto che non lo ricorderà con gioia. Però la sua fama attirava curiosi da ogni parte dell'impero, che durante le sue visite affollavano piazze e vie per ammirarla. Un mito alimentato dallo sfarzo delle nozze, che costarono cifre astronomiche.

Quando arrivò poi a Trieste, Sissi vi per la prima volta il mare e fu amore a prima vista. Gorizia, invece, la conosceva già da prima del suo viaggio nel 1856, perché essa visitava a volte la Villa Coronini con il figlio ammalato. E l'arrivo della famiglia imperiale fu sfruttato dal capoluogo isontino per non essere tagliato fuori dalla linea ferroviaria, che nel progetto iniziale non passava per di qui.

Dopo questa breve parentesi, la nobile non tornò più all'ombra del castello. Con l'avanzare degli anni, essa si ritirò sempre più in sé stessa, trascorrendo giornate intere a Miramare in sedute spiritiche (alla notizia schock, un polemico brontolio femminile ha invaso la sala) e inventato diete assurde. I risultati erano visibili sul suo volto segnato, tanto che dal 1870 è difficile trovare suoi ritratti.

La tragica vita di questa donna, oggi simbolo di femminilità, si spense a Ginevra per mano di un assassino, che mancò il suo obiettivo: Franz Joseph. Peraltro Sissi, con grande lungimiranza, vedeva in pericolo il futuro dell'Austria-Ungheria e già alla fine del secolo si preoccupava di mettere al riparo i propri beni, in Svizzera: una profezia di Cassandra, quasi, che fu l'ultimo messaggio in terra dell'Imperatrice.

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