"Diamo un taglio alla sete": solidarietà al Kenia dagli enologi friulani, a Nimis
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- Categoria: Eventi
- Pubblicato Venerdì, 17 Maggio 2013 12:00
- Scritto da Fabiana Dallavalle
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Non c'è crisi – neanche quella del settimo anno – per il progetto solidale “Diamo un taglio alla sete”, che un gruppo di enotecnici diplomati all'istituto agrario di Cividale nel 1994 (già stanno preparando i festeggiamenti per il ventennale) porta avanti dal 2007.
Nel titolo c'è la spiegazione dell'iniziativa: un taglio di vini (tecnicamente un assemblaggio) che diventano un unico vino, non in commercio, imbottigliato e quindi distribuito a fronte di un'offerta per le opere del missionario comboniano fratel Dario Laurencig (originario delle valli del Natisone) impegnato nell'arida regione del Turkana (Kenia) e del Sud Sudan a trivellare pozzi per portare l'acqua ai villaggi che non ce l'hanno.
Non c'è crisi, dicevamo: tant'è che quest'anno il gruppo di enologi “Fuori di sesta” (un riferimento al sesto anno di specializzazione in enologia frequentato a Cividale) anziché un vino solo – come negli anni passati – ne imbottiglierà due, un bianco e un rosso. Si chiameranno ancora una volta “Vitae”, si pronuncia vite come la pianta che produce l'uva, ma in friulano “vite” è anche la vita... E i pozzi scavati da fratel Dario in Africa rappresentano davvero la vita per quelle popolazioni.
“Ogni euro donato – spiega Luca Biffi, portavoce del gruppo di enologi – va alle opere di Fratel Dario, perchè il nostro è un progetto “a costo zero”: tutto ciò che serve per realizzare il vino (oltre alla materia prima servono bottiglie, tappi, cassette, capsule, etichette) viene donato dalle aziende vinicole dove noi operiamo e dai nostri fornitori, ai quali dobbiamo dire un sincero grazie”.
Sabato 18 maggio, dalle 10 in poi, nella cantina de “I Comelli” a Nimis, si ripeterà per la settima volta la “festa dell'imbottigliamento” Un momento gioioso, nel quale il gruppo dei promotori si ritrova con le famiglie, bambini, amici e sostenitori. Un momento di lavoro, ma anche il momento per fare il punto sul progetto (dal 2007 al 2012 sono stati raccolti oltre 140 mila euro, consentendo a fratel Dario di realizzare una dozzina di pozzi). Un momento di convivialità, (quest'anno è previsto un maxi spiedo e la pastasciutta preparata dagli alpini di Tricesimo) ma anche di riflessione, perchè pur in un momento difficile come quello attuale non bisogna dimenticare i problemi del sud del mondo. Anche per questo motivo, sabato a Nimis saranno presenti alcuni giovani, come Mara, Matteo, Angela e Roberto, che hanno operato come volontari nella missione di fratel Dario a Lokichar nel Turkana, e che porteranno la loro testimonianza.
La partecipazione alla festa dell'imbottigliamento è libera; tuttavia, per motivi organizzativi, è richiesta la prenotazione telefonica ai numeri 335.6987484 (Bepi) e 335.8263469 (Luca) oppure all’indirizzo mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.">Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Tutte le informazioni sul sito www.diamountaglioallasete.org
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