Prorogato il concorso letterario "Quello che le donne non dicono (di quando erano bambine)"
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- Categoria: Eventi
- Pubblicato Domenica, 03 Febbraio 2013 12:46
- Scritto da Redazione fvgnotizie
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Pordenone - La 3ª edizione del concorso letterario “Quello che le donne non dicono (di quando erano bambine)” sta riscontrando molto interesse e una numerosa partecipazione da parte di ragazze e donne da tutta Italia. Per questo motivo la Compagnia di Arti & Mestieri ha deciso di prorogare il termine di consegna dei racconti al 15 febbraio.
Si invitano le donne di tutte le età a scrivere un racconto, una poesia o anche una filastrocca che parli dell’infanzia per mettere a fuoco l’alba della vita, con le storie, i pensieri, i fatti, le riflessioni, gli stati d’animo di quel periodo, così da offrire una visione sul mondo femminile infantile. Da tre anni la Compagnia di Arti e mestieri ha abbinato al festival “La scena delle donne” in collaborazione con Inscena e Parole su misura questo concorso nazionale di scrittura per invitare tutte le donne a parlare di sé e a dare una panoramica sul loro modo di vedere le cose.
Questa iniziativa si inserisce fra le attività che da anni Bruna Braidotti porta avanti per recuperare l’immaginario femminile seppellito da linguaggi ordinati secondo una visione maschile. Come affermato anche nella Women Playwrights International Conference che si è tenuta a Stoccolma, a cui ha partecipato la drammaturga friulana, la società ha bisogno, per salvarsi dell’approccio e della visione femminile sul mondo.
Per il primo anno il concorso aveva un tema libero, l’edizione successiva si è incentrata sulle storie delle ragazze e per la terza edizione il concorso si rivolge alle storie dell’infanzia.
Com’è il mondo delle bambine? Ne sappiamo poco. Si parla dell’infanzia in modo indistinto, senza differenze di genere. Dopo il libro di Elena Gianini Belotti “Dalla parte delle Bambine” degli anni ’70 poco è stato detto, o forse non è stato abbastanza divulgato. Le donne parlano della loro infanzia? Oppure viene omesso quel territorio a favore delle più importanti vicende che la donna vive dall’adolescenza in poi? E se lo raccontassero, quali scenari si aprirebbero sulle bambine che furono un tempo le donne d’oggi?
L’infanzia è un periodo in cui ancora tutto è possibile, ogni strada, ogni avventura, ogni sviluppo potenzialmente è aperto. Ed è un’età, a dispetto di tutte le cose più importanti che ci succedono dopo, determinante per la nostra vita futura. Tutto ciò che poi noi saremo si annuncia in quel periodo e raccontare l’infanzia per qualcuna può aprire forse delle porte dimenticate che parlano del presente, come un viaggio di andata e ritorno… dalla bambina perduta o dimenticata alla donna ritrovata.
L’invito a mandare le proprie storie e racconti è aperto a tutti i generi: autobiografie, racconti, poesie, filastrocche etc. L’unica condizione è la lunghezza del testo che non può essere superiore a 4 cartelle. Le autrici potranno decidere di comparire con la propria identità, con uno pseudonimo per mantenere l’anonimato o in forma anonima. Inoltre si ricorda che il concorso è rivolto a tutte le scrittrici che desiderano inviare i loro testi che siano inediti o già pubblicati.
I racconti selezionati verranno letti nei locali pubblici della Provincia di Pordenone nel mese di marzo, e successivamente saranno pubblicati insieme ai racconti dello scorso anno (Quello che le ragazze non dicono) in un unico volume.
Il regolamento completo è riportato nel www.compagniadiartiemestieri.it e www.scenadelledonne.it oppure può essere richiesto alla segreteria del concorso telefonando allo 043440115 o scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. termine per la presentazione dei racconti è il 15 febbraio 2013 e possono pervenire a mezzo mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o via posta a Compagnia di Arti & Mestieri v.S.Valentino, 11 33170 Pordenone (Pn).