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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

"Costumi e sapori del mondo", il 7 febbraio a Udine

Ritorna “Costumi e sapori dal mondo”, la manifestazione organizzata dalla Flash srl. che porta  a Udine prodotti tipici da tutta Italia. Appuntamento da giovedì 7 a domenica 10 febbraio tra via Cavour, piazza Libertà e via Savorgnana, per degustare i cibi di tutte le regioni italiane e acquistare i prodotti dell’artigianato. E visto che si tratta delle giornate di Carnevale, non mancherà anche il divertimento per i più piccoli, con un programma nel centro storico a cura di Eleonora Violin. Giovedì pomeriggio arriveranno i personaggi Disney, sabato l’appuntamento è con il clown, il truccabimbi, i giochi e l’animazioni. Domenica 10 febbraio, inoltre, spazio alla baby-dance e alla sfilata delle mascherine. L’ultimo giorno di festa è in programma per martedì grasso (12 febbraio) con lo spettacolo del mago, che chiederà ai bambini di improvvisarsi piccoli assistenti.

 

“Lo scorso anno Costumi e Sapori dal mondo ha avuto molto successo – dicono gli organizzatori della Flash srl – tanto che i 16 espositori da tutta Italia sono contenti di ritornare a Udine, per la terza edizione della manifestazione”. Gli stand saranno aperti ogni giorno dalle 9 alle 20.

Prorogato il concorso letterario "Quello che le donne non dicono (di quando erano bambine)"

Prorogato il concorso letterario al femminile

Pordenone - La 3ª edizione del concorso letterario “Quello che le donne non dicono (di quando erano bambine)” sta riscontrando molto interesse e una numerosa partecipazione da parte di ragazze e donne da tutta Italia. Per questo motivo la Compagnia di Arti & Mestieri ha deciso di prorogare il termine di consegna dei racconti al 15 febbraio.

Si invitano le donne di tutte le età a scrivere un racconto, una poesia o anche una filastrocca che parli dell’infanzia per mettere a fuoco l’alba della vita,  con le storie, i pensieri, i fatti, le riflessioni, gli stati d’animo di quel periodo, così da offrire una visione sul mondo femminile infantile. Da tre anni la Compagnia di Arti e mestieri ha abbinato al festival “La scena delle donne” in collaborazione con Inscena e Parole su misura questo concorso nazionale di scrittura per invitare tutte le donne a parlare di sé e a dare una panoramica sul loro modo di vedere le cose.

Questa iniziativa si inserisce fra le attività che da anni Bruna Braidotti porta avanti per recuperare l’immaginario femminile seppellito da linguaggi ordinati secondo una visione maschile. Come affermato anche nella Women Playwrights International Conference che si è tenuta a Stoccolma, a cui ha partecipato la drammaturga friulana, la società ha bisogno, per salvarsi dell’approccio e della visione femminile sul mondo.

Per il primo anno il concorso aveva un tema libero, l’edizione successiva si è incentrata sulle storie delle ragazze e per la terza edizione il concorso si rivolge alle storie dell’infanzia.

Com’è il mondo delle bambine? Ne sappiamo poco. Si parla dell’infanzia in modo indistinto, senza differenze di genere. Dopo il libro di Elena Gianini Belotti “Dalla parte delle Bambine” degli anni ’70 poco è stato detto, o forse non è stato abbastanza divulgato. Le donne parlano della loro infanzia? Oppure viene omesso quel territorio a favore delle più importanti vicende che la donna vive dall’adolescenza in poi? E se lo raccontassero, quali scenari si aprirebbero sulle bambine che furono un tempo le donne d’oggi?

L’infanzia è un periodo in cui ancora tutto è possibile, ogni strada, ogni avventura, ogni sviluppo potenzialmente è aperto. Ed è un’età, a dispetto di tutte le cose più importanti che ci succedono dopo, determinante per la nostra vita futura. Tutto ciò che poi noi saremo si annuncia in quel periodo e raccontare l’infanzia per qualcuna può aprire forse delle porte dimenticate che  parlano del presente, come  un viaggio di andata e ritorno… dalla bambina perduta o dimenticata alla donna ritrovata.

L’invito a mandare le proprie storie e racconti è aperto a tutti i generi: autobiografie, racconti, poesie, filastrocche etc. L’unica condizione è la lunghezza del testo che non può essere superiore a 4 cartelle. Le autrici potranno decidere di comparire con la propria identità, con uno pseudonimo per mantenere l’anonimato o in forma anonima. Inoltre si ricorda che il concorso è rivolto a tutte le scrittrici che desiderano inviare i loro testi che siano inediti o già pubblicati.

I racconti selezionati verranno letti nei locali pubblici della Provincia di Pordenone nel mese di marzo, e successivamente  saranno pubblicati insieme ai racconti dello scorso anno  (Quello che le ragazze non dicono) in un unico volume.

Il regolamento completo è riportato nel www.compagniadiartiemestieri.it e www.scenadelledonne.it oppure può essere richiesto alla segreteria del concorso telefonando allo 043440115 o scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. termine per la presentazione dei racconti è il 15 febbraio 2013 e possono pervenire a mezzo mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o via posta a Compagnia di Arti & Mestieri v.S.Valentino, 11 33170 Pordenone (Pn).

Topografie della memoria, il Museo diffuso dell’area di confine del progetto Strade della memoria

Topografie della memoria, il Museo diffuso dell’area di confine del progetto Strade della memoria

Gorizia - Sabato 2 febbraio in Piazza Transalpina (Trg Evrope) alle ore 12.00 si tiene l'inaugurazione di Topografie della memoria – Museo diffuso dell’area di confine, momento culminante del progetto Strade della memoria e primo esempio di percorso museale diffuso realmente transfrontaliero – sostenuto dall’Unione Europea (Europe for Citizens), dalla Regione Friuli Venezia Giulia, dalle Province di Gorizia e Trieste e dalle Università di Trieste, Udine e Lubiana e realizzato grazie alla preziosa collaborazione con il Muzej novejšezg odovine Slovenije (Museo nazionale di storia contemporanea della Slovenia).

Per l’occasione saranno presenti l'ambasciatore italiano in Slovenia Rosella Franchini Sherifis, il prefetto di Gorizia Maria Augusta Marrone, il Presidente della Provincia di Gorizia Enrico Gherghetta. Sviluppato attraverso un percorso a piedi che si articola su entrambi i lati della frontiera, Topografie della memoria si confronta con Storia, memoria e contesto urbanistico proponendo un approccio storico e multimediale al tempo stesso.

Il progetto si articola su due livelli interconessi: quello tangibile, nella città e sul territorio e quello sul web (www.topografiedellamemoria.it) attraverso cui sarà possibile compiere un viaggio virtuale tra i luoghi della memoria e le memorie dei luoghi. Queste caratteristiche uniche gli hanno permesso di classificarsi al primo posto fra i progetti italiani all’interno del bando EACEA Europe for Citizens e portato i promotori a presentare il progetto in diverse sedi istituzionali in Italia.

Si tratta di un vero e proprio museo a cielo aperto, pensato e realizzato da studiosi italiani e sloveni che hanno sviluppato una ricerca comune, realmente “diffuso” perché aderente ai criteri che ne definiscono lo statuto, ossia portare i contenuti ad interagire con i cittadini nei diversi luoghi. L’obiettivo è di promuovere una riflessione sulla storia del goriziano, dal fascismo alla nascita della frontiera, periodo essenziale nella formazione, definizione e ridefinizione dei confini non solo geografici ma, soprattutto, identitari della popolazione locale.

Dopo un lungo lavoro di raccolta dei racconti di vita – realizzata da ricercatori universitari e tradotta in italiano e sloveno – il progetto ha portato alla selezione di una serie di luoghi significativi sotto il profilo della memoria pubblica e privata: una nuova “mappa” storica ed emotiva di Gorizia e Nova Gorica. Grazie alla disposizione di installazioni lungo il percorso individuato si è realizzato un tragitto interattivo e multimediale che collega i luoghi significativi del territorio preso in esame, non solo per la storia ufficiale ma anche per quella privata dei cittadini.

Il visitatore potrà attraversare 10 tappe – a Gorizia: Parco della Rimembranza, Giardini Pubblici (area verde vista ex Trgovski Dom), Via Roma, Piazza Vittoria, Valico del Rafut, Piazzale Transalpina; a Nova Gorica: Bevkov Trg, Valco Rožna Dolina, Kostanjeviška cesta, Trg Evrope – dove le installazioni lo inviteranno a soffermarsi e osservare lo spazio circostante.

Attraverso un qualsiasi dispositivo mobile (tablet, smartphone, pc) sarà possibile fotografare un codice QR che consentirà di visualizzare i contenuti di una pagina di approfondimento che dà accesso al montaggio di racconti di vita e foto (4 min. circa), di cenni sugli avvenimenti storici legati a quel luogo, a una linea del tempo dei piccoli e grandi eventi che hanno caratterizzato quel preciso luogo e potrà lasciare un proprio commento/ricordo personale nell’apposita sezione.

L’interazione tra interviste, filmati di famiglia e fotografie consentirà di comprendere le stratificazioni storiche che caratterizzano ogni luogo, osservare gli spazi come sono oggi e al contempo ascoltare i racconti e afferrare i punti di vista di coloro che hanno vissuto nel passato, ricollegando le aree della città a una molteplicità di eventi ed emozioni.

www.stradedellamemoria.it
www.quarantasettezeroquattro.it

 
 

Chi siamo

Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

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