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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

“Il colore dell'acqua”: al via il Mittelfest 2015 giunto alla 24ª edizione

“Il colore dell°acqua”: per l’edizione Mittelfest 2015

Trieste – È nel pieno della giovinezza, con i suoi 24 anni, l’edizione 2015 di Mittelfest, in programma dal 18 al 26 luglio,  nel consueto scenario di Cividale del Friuli, titolo “Il colore dell'acqua” che esprime il tema guida della manifestazione.

È stato presentato ieri, venerdì 10 luglio, il programma,  al Palazzo della Presidenza della Regione FVG , presenti la Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, l’sssessore alla Cultura Gianni Torrenti, il presidente di Mittelfest Federico Rossi, il direttore artistico di Mittelfest Franco Calabretto, Rita Maffei - CSS-Teatro Stabile d’Innovazione - per la sezione Teatro, il vice sindaco di Cividale del Friuli Daniela Bernardi.

Oltre sessanta spettacoli in nove giorni di programmazione, per una Kermesse dal respiro internazionale dove sinergia, qualità e valorizzazione d'eccellenze promuovono Mittelfest sempre più in alto nello scenario itlaliano e internazionale.

A partire dall’edizione 2015 il Direttore Franco Calabretto - sempre affiancato dalla consulenza sul settore Teatro di Rita Maffei, per il CSS-Teatro Stabile d’Innovazione – ha avviato una trilogia che vedrà, fino all’edizione 2017, susseguirsi i temi dell’Acqua, della Terra e dell’Aria: elementi distinti, e beni comuni. Nell'anno dell'Expo, l'acqua e i suoi colori sono centro tematico del festival, elemento materiale in pericolo, bene comune e non illimitato dell’umanità, ma anche figura dell’immaginario e via di comunicazione per eccellenza.

La 24.ma edizione si apre proprio nel segno dell’acqua: a partire dalla cerimonia d’apertura delle 17.00 al Teatro Ristori, l’evento itinerante Le acque di Cividale proseguirà poi rovesciando per le strade della città ducale una cascata di sette cori che si concluderà nella Chiesa di San Francesco, dalle 18.30, con un concerto-installazione sonora creato dal compositore austriaco Nussbaumer, che unisce alle voci, in un unico canto liquido, il suono di 149 bottiglie.

L'acqua come paradigma della storia dell'uomo, che l'ha attraversata, imbrigliata, solcata,ispira anche l’evento speciale della prima serata di festival, Aghe.Voda.Ujë, da un’idea del compositore Valter Sivilotti  compositore delle musiche dello spettacolo Magazzino 18, di  Simone Cristicchi.

Sabato 18 luglio in  piazza Duomo l’evento speciale, che  unisce compositori, interpreti, cantautori e poeti dall’ Italia alla Croazia, Bosnia e Erzegovina, Serbia, Slovenia, Montenegro, Macedonia,Albania.

Tra gli artisti coinvolti, l’Italia avrà la voce di Tosca, del friulano Loris Vescovo, di Luigi Maieron, Edoardo De Angelis, mentre testi poetici e in prosa saranno firmati dallo scrittore goriziano Paolo Maurensig e dal poeta di lingua slovena Miroslav Košuta. Per ogni Paese alcuni tra i nomi più noti, basti citare Arsen Dedić o il cantautore sloveno Vlado Kreslin fino a Dragan Jovanović Danilov. Una serata di grande impatto, in cui le parole e la musica si fondono in una rapsodia di sensazioni grazie alCoro del Friuli Venezia Giulia, diretto da Cristiano Dell’Oste, la Mitteleuropa Orchestra e la voce narrante di Monica Mosolo.

Ma la giornata inaugurale riserva anche una delle presenze internazionali più attese con la prima nazionale di Trash cuisine, il nuovo spettacolo firmato dal Belarus Free Theatre. Ricercati, arrestati, o in esilio dal loro Paese - dove è al potere l'ultima dittatura d'Europa - gli artisti bielorussi hanno come sola arma il potenziale esplosivo del loro teatro, che qui rivolgono verso una tema che ancora affligge 94 paesi al mondo: la pena di morte.

Ulteriore debutto, questa volta in prima assolutanell’ultima giornata di festival, domenica 26 luglio, la co-produzione Mittelfest con il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, Scandalo(Das Vermächtnis – 1898), un’opera di Arthur Schnitzler mai rappresentata finora in Italia, in cui l’autore rivela la spietatezza e la violenza di uno scontro famigliare. Il regista Franco Peròdirige in scena gli attori Stefania Rocca e Franco Castellano affiancati dalla Compagnia del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia.

Il festival cividalese estende quest’anno i suoi orizzonti geografici, prolungando lo sguardo dall’area culturale della Mitteleuropa fino al bacino del Mediterraneo: da qui l’ospitalità del più importante musicista armeno Arto Tuncboyaciyan, nel progetto speciale per Mittelfest Armenian dream. Ancora, la voce araba dell'indie-rock Mashrou' Leila, gruppo libanese che domina la scena musicale del Medio Oriente, l’attesa presenza del Duo Amal - che in arabo significa speranza - un pianista israeliano e uno palestinese che suonano assieme in sincronia perfetta, fino alla Istanbul State Symphony Orchestra, impegnata nella prima esecuzione italiana del concerto Water Dances, firmato dal grande pianista e compositore Michael Nyman.

Potremo ammirare al festival due icone della danza mondiale, a partire, domenica 19 luglio, da Carolyn Carlson, coreografa che all'acqua ha dedicato alcune fra le sue creazioni più intense, con il trittico Short stories che si compone di due sue creazioni - All that falls, con l’interpretazione di Céline Maufroid e Juha Marsalo e Mandala, con l’interpretazione di Sara Orselli – e una coreografia interpretata dalla stessa Carlson, Immersion, con la musica originale Nicolas De Zorzi.

 Per il Teatro da segnalare nella prima domenica di festival il 19 luglio, l’atteso omaggio a Giuliano Scabia, curato da Valter Colle: i giovani attori dell'Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe festeggiano gli 80 anni di questo straordinario poeta della scena, inventore di un teatro in cammino. Nella stessa giornata lo spettacolo in cui Marco Martinelli si chiede se possiamo non sentirci responsabili delle tante tragedie che avvengono tra le onde del Mediterraneo inRumore di acque. E di naufragi racconta anche lo spettacolo Il mio nome è Nettuno, un testo dello scrittore Pietro Spirito per la voce narrante di David Riondino: naufragi “eccellenti” della storia e della letteratura raccontate anche con le suggestive immagini di sabbia create in diretta dall’artista Massimo Ottoni.

Ricco anche il programma di Danza, oltre alle già citate protagoniste al femminile di questa edizione, al festival anche uno spassoso zigzag tra danza e musica dal vivo con la “sfrontata” compagnia ungherese protagonista di Skin me, una produzione di SÍN Culture Centre di Budapest che incurante di mode e tendenze, sprigiona tutta la sua contagiosa energia. Inedito appuntamento, invece, con i vincitori del concorso promosso da Progetto Danza e Festival Bolzano Danza che si esibiranno in tre negozi del centro con lo spettacolo “Danza in vetrina”, un'originale formula “a vista”: nuovi talenti della coreografia, pronti a catturare l'attenzione di un pubblico di passaggio, per la durata di 15 minuti ciascuno. Da giovedì 23 luglio fino alla fine del festival la compagnia Arearea sarà impegnata nel progetto site specificper Mittelfest,Paesaggio d’Acqua, quattro performance di danza ambientate che saranno replicate per più giornate in luoghi particolari di Cividale. Un focus sull’acqua dolce, elemento necessario e comune, per una coreografia più liquida possibile. L’ideazione e il coordinamento sono di Marta Bevilacqua e Roberto Cocconi e si compongono dei titoli La cascata, Il fiume, Il battistero, Gli zampilli.

Mittelfest rinnova la consueta collaborazione con il CTA goriziano per il suo percorso di Teatro di Figura, selezionato da Roberto Piaggio: tra gli appuntamenti – dove si alterna la tradizione con marionette, burattini e pupazzi, a forme più innovative di teatro d'oggetti e musicale – la prima assoluta di Pupazzetti, una serata musicale per Vittorio Podrecca e i suoi “Piccoli”, rievocati da Alfonso Cipolla (giovedì 23 luglio in piazza Duomo). Da segnalare, tra gli altri, lo spettacolo firmato da Roberto Piaggio, con la consulenza drammaturgica di Antonella Caruzzi, Felicino, con Desy Gialuz e Michele Budai, spettacolo finalista al Premio Scenario Infanzia 2014, prodotto dal CSS – Teatro Stabile d'Innovazione del FVG e CTA - Gorizia

Ulteriore sezione, è quella che unisce il Cinema alla musica dal vivo, con gli appuntamenti in seconda serata nello spazio raccolto del Castello Canussio. I titoli di quest’anno riuniscono film dei primi anni ‘20, come per il primo lungometraggio ispirato dal più classico tra i romanzi sottomarini Ventimila leghe sotto i mari, a pellicole decisamente più recenti come Lungo il fiume, di Ermanno Olmi (1992), preceduto dai cortometraggi realizzati dagli studenti di Scienze e Tecnologie Multimediali dell’Università di Udine. Una serata sarà, poi, dedicata al film di Gianni di Capua su Richard Wagner (2013), mentre la Grande guerra è al centro della serata prodotta da Cinemazero, in collaborazione con la Cineteca del Friuli, Non son tornati, con performance live al pianoforte di Claudio Cojaniz su documentari sul primo conflitto mondiale. Il ciclo sarà concluso dal raffinato concerto dell’Ex Novo Ensemble, sulle immagini del film di Joris Ivens Regen (1929).

Nella giornata di lunedì 20 luglio, approda  il nuovo spettacolo di Antonio Latella per Candida Nieri, Ma, dove il regista riprende il discorso con uno dei suoi autori d'elezione, Pier Paolo Pasolini, dando luce, stavolta, all'icona materna, così presente nel cinema e nella scrittura del poeta di Casarsa. Selvaggina, è lo spettacolo in prima nazionale firmato da Nejc Gazvoda con gli attori di ConsorzioScenico: una cena tra sei amici di sempre si trasforma in una spietata ricerca della verità.

A Mittelfest 2015 anche un percorso in collaborazione con la manifestazione “Convivio”, dell’azienda vitivinicola Zorzettig: che ospita una serie di appuntamenti riuniti nel percorso “Dell’acqua, del cibo e del vino..”, dove spicca il Cooking Music Show Artusi Remix. Protagonista il dj, economista e appassionato di gastronomia Don Pasta che narra storie di cibo, cucinando sotto gli occhi del pubblico. Sempre sul tema dell’acqua, del cibo e degli sprechi, l’attesa conferenza scenica Wastebusters: dialogo tra l’agroeconomista Andrea Segrè e il conduttore di Caterpillar, Massimo Cirri scandito dalle irriverenti vignette di Francesco Tullio Altan, realizzate appositamente per questo progetto speciale Mittelfest.

Per Mittel Museo, in collaborazione con MAN – Museo Archeologico Nazionale: anche quest’anno, il programma di Mittelfest si completa con le conferenze, organizzate dal MAN di Cividale, che hanno per oggetto contesti archeologici legati all’acqua. Tre gli appuntamenti in calendario, tutti programmati alle 18.00: mercoledì 22 luglio Fabio Pagano parla di “L’acqua ed il sacro. Navigando tra storie, riti e miti dal medioevo europeo”; Peter Turk sarà, invece, protagonista, giovedì 23 dell’incontro “Tra sacro e profano: il fiume di Ljubljanica e le paludi di Ljubljana nella preistoria e protostoria”; per concludere venerdì con Roberto Micheli su “Vivere sull’acqua: Palu di Livenza e l’archeologia delle palafitte”

Tra le collaborazioni di Mittelfest 2015, da segnalare la sinergia con la Sede Rai del Friuli Venezia Giulia,  presente al festival con l’allestimento di una selezione della Mostra sui 50 anni della Sede Rai regionale. Parte della nutrita serie di d’oggetti e attrezzature d’epoca, insieme a filmati, materiale d’archivio ed un’esplicativa sezione pannellare, racconteranno al pubblico la nascita e l’evoluzione del mezzo radiotelevisivo in Italia, e nella nostra regione in particolare. La Rai FVG sarà, inoltre, presente con la redazione dei programmi: da lunedì 20 a giovedì 23 luglio nella programmazione pomeridiana previsti collegamenti quotidiani di Mario Mirasola con i protagonisti del festival, mentre venerdì 24 luglio si terrà la diretta mattutina direttamente da una postazione mobile allestita a Cividale del Friuli, un momento aperto a tutto il pubblico del festival che ha già riscosso molto interesse nella passata edizione.

Programma dettagliato a: http://mittelfest.org/

Foto Luca d'Agostino/Phocus Agency © 2015

 

Emmanuel Carrère vince il Premio FriulAdria "La storia in un romanzo" 2015

Emmanuel Carrère vince il Premio FriulAdria

Pordenone – Ha affrontato temi storici, impiegando la sua straordinaria capacità affabulatoria per raccontare la Russia del dopoguerra attraverso la figura di Eduard Limonov e, ancora più recentemente, il Cristianesimo delle origini, seguendo gli avventurosi viaggi di S.Luca e S. Paolo: Emmanuel Carrère, scrittore, regista e sceneggiatore francese di grandissimo successo internazionale, è il vincitore del Premio FriulAdria La storia in un romanzo 2015 il riconoscimento nato dalla collaborazione fra pordenonelegge Festa del Libro con gli Autori con il festival goriziano èStoria e il Premio giornalistico Marco Luchetta, su impulso diBanca Popolare FriulAdria Crédit Agricoleche sostiene le tre manifestazioni.

«Grazie allo stile di Carrère, la storia si trasforma davvero in romanzo, si vivifica sulla pagina, si allontana dalla pura erudizione per diventare corpo e anima, a volte toccando il dramma e a volte la comicità, così come è la vita», recitano le motivazioni del Premio che sarà consegnato sabato 19 settembre all’autore francese alle ore 18, al Teatro Verdi di Pordenone.

Seguirà l’incontro di Carrère con il pubblico di pordenonelegge sui legami fra il romanzo e la storia.  Giunto all’8^ edizione, il Premio La Storia in un romanzo è stato assegnato gli anni scorsi ad Arturo Peréz-Reverte, Abraham Yehoshua, Art Spiegelman, Alessandro Baricco, Ian McEwan, Martin Amis e Umberto Eco.

«Se il Friuli Venezia Giulia è fra le prime cinque regioni per produzione di ricchezza e di occupazione con il settore della cultura e la provincia di Pordenone è fra le prime cinque d'Italia ciò è per gran parte merito di un evento come Pordenonelegge - ha dichiarato la presidente di FriulAdria Crédit Agricole Chiara Mio - Per questo FriulAdria ha scelto di investire sul Festival, accompagnandone il percorso di crescita fin dalla prima edizione come sostenitore e come membro del Comitato promotore. In particolare, nel corso degli ultimi anni, attraverso il Premio FriulAdria

La Storia in un romanzo abbiamo fornito un apporto decisivo allo sviluppo del Festival portando a Pordenone degli autori di grande richiamo. Questo ci rende particolarmente orgogliosi perché testimonia l'efficacia del ruolo di partner progettuale che la nostra Banca esercita nel proprio territorio di riferimento». «Questo premio - ha precisato il Presidente della Fondazione Pordenonelegge.it Giovanni Pavan - promosso grazie alla storica collaborazione con FriulAdria, è un prezioso valore aggiunto per la Festa del Libro e ne è diventato elemento caratterizzante: l'attenta scelta dei vincitori, nel tempo, ha catalizzato l'interesse del pubblico e della stampa, contribuendo a promuovere ulteriormente il festival, anche oltre i confini nazionali».

Il fecondo intreccio tra storia e narrazione uniscepordenonelegge.it ed èStoria - festival internazionale della storia di Gorizia in una collaborazione che ha visto nascere nel 2008 a Pordenone il Premio FriulAdria "La storia in un romanzo", e l’anno successivo il Premio FriulAdria “Il romanzo della storia”, conferito a uno studioso che ha saputo dimostrare attenzione per la dimensione narrativa dell’esperienza storiografica. Due premi come due rami di un grande albero che crescono su un unico tronco, che ha radici profonde, vicine e aggrovigliate, ma che rampolla fronde differenti da innesti diversi. Banca Popolare FriulAdria-Crédit Agricole è stata artefice della collaborazione tra i due festival e, con l'attenzione che in molte e diverse forme ha dimostrato per i valori che il territorio produce, ha voluto dare il suo nome a questo gemellaggio culturale, allargandolo successivamente ad un’altra eccellenza regionale: il Premio giornalistico internazionale “Marco Luchetta” dove, dal 2012, si assegna il Premio FriulAdria “Testimoni della Storia” al giornalista che abbia saputo raccontare in maniera avvincente un fatto, un periodo o un personaggio storico.

Su Rai 1 “I Nostri Angeli”: i vincitori del Premio Luchetta

Su Rai 1 “I Nostri Angeli”: i vincitori del Premio Luchetta

Trieste – Il buon giornalismo festeggia i suoi vincitori: dal Politeama Rossetti di Trieste, appuntamento, domani venerdì 10 luglio su Rai1 in seconda serata, con I Nostri Angeli 2015, evento culminante del Premio Giornalistico Internazionale Marco Luchetta.

Come sempre, la cerimonia di premiazione permette di ripercorrere le corrispondenze e i reportage premiati dai fronti caldi del mondo, in un dialogo avvincente sull’attualità del nostro tempo.

Sarà il giornalista Alberto Matano, volto noto al pubblico televisivo, a condurre la serata clou del Premio Luchetta su Rai1, per la regia di Andrea Apuzzo. E sarà un grande cast, quello de I Nostri Angeli 2015, a partire da uno dei protagonisti più noti e amati della canzone d’autore italiana: con il Premio Luchetta torna in scena a Trieste Ron, l’artefice di canzoni che da quattro decenni fanno parte della storia della musica leggera italiana.

Si preannuncia travolgente la performance di un talento emergente della scena nazionale, il giovane danzatore Alessandro Frola, ‘Billy Elliot’ nell’allestimento italiano del musical realizzato per la regia di Massimo Romeo Piparo, sulle musiche originali di Elton John. Accanto al Billy Elliot italiano sul palcoscenico del Rossetti si esibirà una promettente new entry del pop-rap nazionale, il giovanissimo Kaligola, conosciuto come il ‘rapper latinista”, al suo esordio in occasione del Festival di Sanremo 2015, fra le nuove proposte, ha subito conquistato la Giuria di Qualità, conquistando il Premio Sergio Bardotti per il miglior testo. Completa il cast de I Nostri Angeli 2015 il tenore Piero Mazzocchetti, la band vocale degli Spritz for Five, 100% triestina, lanciata dall’ultima edizione di X Factor.

I Nostri Angeli 2015 sarà innanzitutto la grande festa dei vincitori del Premio Luchetta: a cominciare da Giovanna Botteri, volto fra i più noti del giornalismo italiano, Premio Speciale Luchetta 2015. Ferruccio De Bortoli, per oltre vent’anni alla guida di testate giornalistiche di riferimento, sarà protagonista come vincitore del Premio FriulAdria Testimoni della Storia 2015. E ci saranno il reporter inglese di Channel 4 Jonathan Rugman, Premio Luchetta Tv News; Pablo Trincia, autore per La7 del miglior reportage tv; la corrispondente di Avvenire Elena Molinari, che dagli Stati Uniti si è aggiudicata il Premio Luchetta – sezione quotidiani/periodici, e la collega Emilie Blachere di Paris Match, vincitrice nell’omologa sezione per la stampa internazionale. Infine, per la sezione dedicata a Miran Hrovatin e alla migliore fotografia, sarà premiato il fotoreporter spagnolo JM Lopez per uno scatto pubblicato su EI Pais Semanal. Nel corso della serata il direttore del settimanale Famiglia Cristiana, don Antonio Sciortino, riceverà il Premio Unicef “I Nostri Angeli”, istituito quest’anno dalla Fondazione Luchetta con Unicef Italia, per valorizzare la testata giornalistica che più si è distinta nei temi legati alla tutela dell’infanzia nel mondo. Sul palco del Politeama Rossetti interverranno Daniela Luchetta, Presidente della Fondazione Luchetta, e il portavoce Unicef Italia Andrea lacomini, che porterà all’attenzione del pubblico le emergenze legate alla drammatica situazione dell’infanzia in molte aree del mondo. Il Premio Luchetta è testimonianza giornalistica, prima che competizione: per questo Rai1 dedica anche quest’anno uno speciale alle corrispondenze pervenute in questa edizione 2015. “I nostri Angeli reportage” andrà in onda martedì 18 agosto, in seconda serata.

 

 

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