S/paesati: un festival che parla di esodi e rifugi, diritti umani e disabilità perché nessuno possa dire non lo sapevo
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- Pubblicato Mercoledì, 14 Ottobre 2015 23:32
- Scritto da serenella dorigo
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Trieste - Con l'ormai collaudato approccio multidisciplinare “S/paesati - eventi sul tema delle migrazioni” anche quest’anno propone numerosi approfondimenti sui temi che riguardano gli esodi, emergenza di questi ultimi mesi, l'attuale crisi nel Mediterraneo, le identità e la disabilità.
Apre il festival un week end intenso, ricco di appuntamenti: il 16 ottobre al teatro Miela presenta la campagna Milioni di passi, promossa da Medici senza Frontiere, dedicata alla comprensione delle condizioni in cui versano le tante persone che fuggono da violenze e persecuzioni. Un rappresentante di Medici Senza Frontiere introdurrà lo spettacolo Gratitudini, un monologo poetico che racconta le vicissitudini di una donna costretta a lasciare il proprio paese per raggiungere le coste italiane.
Nel foyer del teatro sarà ospitata anche la mostra fotografica Milionidipassi, visitabile fino al 18 ottobre. Sabato 17 ottobre propone la visione di Rimad’origine di Elisa Vladilo, breve documentario che raccoglie le immagini dell'omonima installazione fatta nella Stazione Centrale di Trieste, prodotta da Spaesati nel 2013, quando le donne di culture diverse, presenti a Trieste, hanno scritto su un tappeto colorato le poesie nella loro lingua d'origine .
Al rispetto dei diritti umani è i è dedicata la serata del 17 ottobre con il premio cinematografico napoletano Fausto Rossano per il pieno diritto alla salute in cui verranno proiettati una serie di cortometraggi riguardanti il diritto alla salute e l’inclusione sociale, fra cui Il viaggio di Marco Cavallo, un percorso per ribadire la necessità di chiudere gli ospedali psichiatrici giudiziari alla presenza dello psichiatra Peppe dell'Acqua, promotore della campagna.
Domenica 18 ottobre in occasione della giornata europea contro la tratta degli esseri umani, verrà presentata la graphic novel Trattate male di Laura Bastianetto e Valerio Chiola, un modo nuovo per raccontare come funziona il traffico di donne dalla Nigeria all'Europa. A seguire il concerto/ spettacolo Invisibili del senegalese Mohamed Ba racconta di due cittadini africani che cercano a tutti i costi di sopravvivere agli incubi della povertà sognando una vita migliore dall’altra parte del mondo.
Alla fine di ottobre il convegno Mediterraneo - Crocevia del mondo sarà un importante momento di approfondimento su quanto sta accadendo in Siria e nelle zone limitrofe con la presenza di illustri intellettuali arabi. Abbiamo costruito un momento di approfondimento sull'attuale situazione del Mediterrane con Gianfranco Schiavone e l'intellettuale palestinese Khaled Al Nassiry – autore del celebre documentario IO STO CON LA SPOSA – con cui abbiamo invitato lo scrittore iracheno Ali Bader, la scrittrice e poetessa siriana Rasha Omran, il giornalista siriano Hussam Addin Mohammad. Ali Bader fa parte della nuova generazione degli scrittori del mondo arabo e i suoi libri sono tradotti in numerose lingue.
Sempre ai temi dei percorsi migratori è dedicata la mostra Arrivati a Lampedusa di Marta Zaccaron e il reportage Dalla Grecia a Trieste attraverso i Balcani di Cristina Del Biaggio e Alberto Campi. Nello stesso week end viene riproposto lo spettacolo prodotto dal Teatro Stabile Sloveno, Spaesati, Glasbena Matica in occasione di Slofest Come diventare Sloveni in 50 minuti, un modo divertente e ironico per parlare di identità e di dialogo interculturale.
La disabilità come forma di spaesamento è un altro tema affrontato dal festival con La zattera di nessuno” di Piera Principe, la singolare storia di una danzatrice che in seguito ad un trauma fisico crea un metodo di danza terapeutico. Al cinema Ariston, il filmLa famille Bélierdi Eric Lartigau racconta le vicissitudini di una sfortunata famiglia i cui componenti sono tutti sordi, con sottotitoli per non udenti. Con l' Alliance Française organizziamo inoltre il MOIS du DOC – il mese del documentario francese con la proposta del film Versailles di Pierre Schoeller, la storia di un casuale ma fortunato incontro tra un bambino e un solitario uomo nella campagna francese dei giorni nostri; e il documentario Au Bord du Monde di Claus Drexel, un’indagine sull’universo invisibile dei clochard.
Inoltre con Alliance Française, Bonawentura e Pupkin Kabarett presenteremo lo studio su “Barbablu” di Amélie Nothomb. Il testo indaga meccanismi dell’amore e la doppiezza della natura umana. Chiude il festival lo spettacolo “Kebab” di Gianina Carbonariu, drammaturga romena che racconta la storia di tre ragazzi che abbandonano la loro terra per realizzare i loro sogni in Irlanda, dove si trasformeranno ben presto in un incubo.
L'importanza dell'attività di S/paesati nel campo della cultura e dell'immigrazione è stata riconosciuta a livello internazionale. Sabrina Morena, coordinatrice della rassegna, è stata invitata al “Convegno internazionale su Cultura e Immigrazione” a Oslo il 14 ottobre per raccontare come il festival è stato un importante strumento per la conoscenza dei fenomeni migratori e l'interazione fra persone di cultura diversa.
Celebrazioni in FVG per il 40° anniversario della morte di Pier Paolo Pasolini
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- Pubblicato Mercoledì, 14 Ottobre 2015 19:26
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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FVG - La Regione Friuli Venezia Giulia propone una serie di eventi che partono dal paese natale di Pier Paolo Pasolini, Casarsa, con un percorso che tocca Udine, Pordenone e Trieste, nelle commemorazioni del 40° anniversario dell'assassinio.
Il 2 novembre, data della morte dello scrittore e regista, è in programma alle ore 11.00 una commemorazione pubblica promossa dal Comune di Casarsa presso la tomba.
In quella stessa data il Teatro Verdi di Pordenone propone un omaggio musicale con un brano di Azio Corghi in prima mondiale e testi di Pasolini per voce recitante, con l'orchestra Filarmonica di Torino diretta da Tito Ceccherini.
Tra gli eventi, il Convegno internazionale di studi in programma il 30 e 31 ottobre a Casarsa, in cui si indagano le ragioni del successo di Pasolini nel mondo. Il Css di Udine presenta un progetto che parte il primo novembre con due spettacoli: "Non c'è acqua più fresca" con Giuseppe Battiston e Piero Sidoti e "Fuga Pasolini" di Virgilio Sieni.
Il Rossetti di Trieste dedica a Pasolini la settimana dal 23 al 29 novembre rimettendo in scena "Porcile" con la regia di Binasco e inaugurando una mostra fotografica di Claudio Ernè.
Cinemazero di Pordenone ha infine messo a punto pubblicazioni, mostre fotografiche, videoinstallazioni e rassegne cinematografiche tra cui, il 30 ottobre, "Il Vangelo secondo Matteo. Dal Corpo di Pasolini a Casa Colussi" con archivio sonoro della voce di Pasolini.
Franco Buffoni vince il Premio Poesia Castello di Villalta. Ospite d'onore Corrado Augias
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- Pubblicato Lunedì, 12 Ottobre 2015 14:35
- Scritto da Fabiana Dallavalle
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Va al poeta Franco Buffoni, autore di Jucci (Mondadori 2014) – la raccolta di liriche dedicata a un’intensa interrogazione sui sentimenti e sulle emozioni della giovinezza – il Premio di Poesia Castello di Villalta 2015, presieduto dalla contessa Marina Gelmi di Caporiacco, assegnato dalla giuria composta da Antonella Anedda, Alberto Bertoni, Roberto Galaverni, Antonio Riccardi e Gian Mario Villalta (presidente).
Franco Buffoni, riconosciuto come poeta di notevolissimo spessore da molto tempo, è anche figura di studioso, di critico e traduttore di grande rilevanza nel panorama nazionale. «Ma – spiega la Giuria del Premio Villalta nelle sue motivazioni - non si tratta di un riconoscimento alla carriera bensì, com’è negli intenti del Premio del Castello fin dai suoi esordi, di un omaggio al libro ritenuto più interessante tra quelli usciti a stampa dal maggio 2014 al maggio 2015. In quest’opera il poeta rievoca una vicenda personale, il profondo legame con la donna che dà il titolo al libro, Jucci, nel tormento e nella febbre di crescita della giovinezza. Una vicenda di passione e amore che include la poesia e il mondo, sincera e dolente, quanto più difficile è la maturazione del distacco, da una parte, per un’identità riconosciuta di desiderio diverso, e dall’altra il precipizio della malattia e della morte. A distanza di molti anni, da una distanza non consumata, Franco Buffoni mette in scena un colloquio intenso e sincero, che ci pone di fronte nuove verità emotive ed etiche».
Non meno autorevole l’assegnazione, per la prima volta a Villalta, del Premio Speciale della Giuria per la divulgazione culturale: lo ha vinto quest’anno Corrado Augias, scrittore saggista e giornalista di grandissima notorietà: con Franco Buffoni sarà l’ospite d’onore della cerimonia di premiazione in programma domenica 18 ottobre, dalle 18 al Castello di Villalta, e per l’occasione illustrerà la poesia di Giacomo Leopardi dedicando al poeta recanatese un intervento dal titolo Vaghe stelle dell’Orsa.
«Corrado Augias – spiega ancora la Giuria - merita questo riconoscimento per la precisione, il fascino e l'eleganza che da molto tempo contraddistingue la sua attività intellettuale, volta in gran parte a fare partecipe un vasto uditorio dei grandi temi della cultura del presente e del passato, attraverso varie e diverse forme mediatiche.
Da sempre inoltre, Augias affianca a questa attività, una propria raffinata produzione letteraria. L'impresa di recente avvio, ovvero la presentazione di opere poetiche sulle pagine di un grande quotidiano nazionale, lo lega naturalmente agli intenti del Premio di Poesia Castello di Villlalta. Domenica 18 ottobre, dunque, dopo la breve laudatio pronunciata dalla Giuria il Premio di Poesia Castello di Villalta 2015 sarà consegnato nelle mani del vincitore dalla presidentessa Marina Gelmi di Caporiacco. La cerimonia, che permetterà di condividere con il pubblico un momento sempre magico di amicizia e di poesia, sarà intercalata da due intensi momenti musicali affidati al Coro “Egidio Fant”, che eseguirà per l’occasione i Liebeslieder di Johannes Brahms op.52, con otto presenze vocali e pianoforte a 4 mani con i pianisti croati Tomislav Damjanovic e Ivan Galic, sotto la direzione del M° Fulvio Turissini.
Di tono deliziosamente cameristico e lungo la linea della colta tradizione della Hausmusik di lingua tedesca, i Liebeslieder-Walzer op. 52 sono concepiti come un omaggio al valzer e al laendler austriaci. Si tratta di 18o brani musicali su poesie della raccolta «Polydora» di G.F. Daumer (1800-1875), scrittore di vari poemi di accesa fantasia romantica e aventi come tema l'idealizzazione della donna: componimenti di penetrante fascino melodico e armonico e ricchi di crepuscolare tenerezza, pur nella piacevole festosità tipicamente viennese che li contraddistingue.
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