Nina Alexopoulou inaugura Tarot Chats al DoubleRoom

Trieste - Venerdì 17 febbraio alle ore 19, al DoubleRoom arti visive la performer greca Nina Alexopoulou inaugura “Tarot Chats - leggere le arti visive con i tarocchi”, il primo di una serie di incontri per analizzare le arti visive attraverso la lettura degli arcani maggiori.

L'arte è una rappresentazione simbolica della realtà di oggi, dunque quale miglior modo per poter interpretare il presente se non cercando di analizzare i trionfi per decodificare l'arte contemporanea?

Lo straordinario interesse sviluppato intorno ai tarocchi ha spinto infatti dal Novecento a oggi numerosi artisti contemporanei italiani e internazionali a reinterpretare queste misteriose figure, da Franco Gentilini a Renato Guttuso, da Emanuele Luzzati a Dario Fo, da Salvador Dalí fino a Niki de Saint Phalle, autrice del fantastico “Giardino dei Tarocchi” costruito a Garavicchio presso Capalbio (Grossetto).

Nell'ambito della mostra "Sirene Queer", collettiva dedicata alle recenti ricerche visive di cinque artisti contemporanei focalizzati sull'interesse per le sirene viste come figure mitologiche capaci di incarnare l'ibrido per eccellenza fra l'uomo e l'animale, fra il maschile e il femminile, Nina Alexopoulou analizzerà dunque gli arcani maggiori numero XV, la carta del Diavolo, e numero XXI, la carta del Mondo, i trionfi che meglio fra tutti rappresentano l'androginia e l'ermafroditismo. Il Diavolo infatti è raffigurato come un ermafrodito che ha gli organi sessuali maschili ma al tempo stesso i seni sviluppati, mentre la donna de Il Mondo dietro il suo velo nasconde la sua androginia, simbolo dell'unione dei due principi, l'androgino realizzato...

 

La mostra “Sirene Queer”, collettiva curata da Massimo Premuda al DoubleRoom, presenta le sirene ermafrodite e pansessuali di cinque artisti contemporanei, declinate a disegno da Zima Stanco e in fotografia da Nika Furlani, in animazione da Daria Tommasi e in scultura dalla grande scultrice ermafrodita triestina Fiore de Henriquez (1921-2004), e infine in performance con  “Sirene Fluide” di Nina Alexopoulou e Nika Furlani, azione che tratta il tema di un’identità di genere fluida capace di trasformarsi, hic et nunc, davanti allo spettatore.

L'esposizione rientra nel fitto calendario di iniziative innescate nell’ambito del progetto multimediale "Varcare la frontiera #4 flussi di marea", un articolato festival organizzato dall'associazione Cizerouno e curato da Mila Lazić e Massimiliano Schiozzi, che si avvale del sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e della collaborazione con l'associazione Alpe Adria Cinema, organizzando 3 giornate di riflessione e dibattito sulle questioni di genere inserite nel programma della 28° edizione del Trieste Film Festival, col sottotitolo "#sirene".

DoubleRoom arti visive Via canova, 9 Trieste

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