A Illegio la mostra "I bambini e il cielo"

A Illegio la mostra

Si apre il 28 aprile la mostra internazionale d'arte "I bambini e il cielo" a Illegio (Ud), in Carnia, borgo ormai famoso per l'altissima qualità delle sue proposte artistiche tanto da essere stato inserito come tappa della prossima visita in regione del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, il prossimo 10 maggio. Un tema, quello del mistero dell'infanzia, raccontato nelle iconografie che rappresentano i bambini nella Storia sacra, particolarmente toccante e importante da affrontare.

«L'arte è una via di conoscenza, un modo di avvicinarsi al senso di tutto: i bambini ignorano tante cose, ma a quella conoscenza lì sanno arrivare per intuizione immediata, quasi senza fatica. Nella nostra società mancano i bambini e se prendiamo i bambini sul serio, ci possiamo ancora salvare. Nella società e nella Chiesa».
Le parole sono del presidente del Comitato di San Floriano, mons. Angelo Zanello, che ha presentato la mostra.

«È merito di questo evento aver riportato l'attenzione su una figura e un mondo di valori che sono sempre più minacciati e rischiano di dover essere tutelati: invece il bambino è il centro di tutto, è la vivacità del mondo e lo sa cambiare: i bambini portano tutti noi verso il cielo», ha commentato l'assessore regionale alla Cultura, Elio De Anna, nel corso della presentazione nel centro Paolino d'Aquileia a Udine.

«Se così spesso affrontiamo le conseguenze di una crisi che non è legata solo all'economia ma è anche culturale, lo dobbiamo alla globalizzazione che ha cambiato tutto il mondo e ci ha reso difficile traghettare in questo cambiamento i nostri valori» ha detto ancora De Anna.

La mostra, proposta e ideata dal Comitato di San Floriano, istituzione dell'Arcidiocesi di Udine, gode del supporto di Progetto Culturale promosso dalla Chiesa italiana, assieme a quello della Regione Friuli Venezia Giulia e altre istituzioni (Provincia e CCIAA di Udine, Comune di Tolmezzo, Comunità montana della Carnia e Fondazione Crup) e ha coinvolto una cinquantina di studiosi.

Un'ottantina sono le opere - alcune delle quali inedite e mai prima esposte, specialmente nelle sezioni dedicate alla scultura tra Ducento e Quattrocento italiano - selezionate dalle sedi museali più prestigiose d'Europa. «Oltre alle istituzioni con cui ormai da anni abbiamo potuto costruire una consuetudine al prestito, ogni anno aggiungiamo qualche nuovo interlocutore e questo è un bel segno perché vuol dire che considerano la nostra proposta importante scientificamente e affidabile dal punto di vista organizzativo», ha commentato il curatore, Alessio Geretti.

La mostra, che si inaugura nella Casa delle esposizioni alla presenza del prefetto della Sacra Congregazione per il Culto Divino e la disciplina dei Sacramenti, cardinale Antonio Canizares Llovera, resta aperta fino al 30 settembre 2012.













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