A proposito di paesaggio con Merlak e Perini

A proposito di paesaggio con  Merlak e Perini

Trieste - Martedì 2 ottobre, alleore 18.30, con il coordinamento di Roberto Vidali, presso il Centro Direzionale di Trieste della Banca di Credito Cooperativo di Staranzano e Villesse (al n. 20 di via Roma, I piano) si terrà il convegno “A proposito di paesaggio”, relatori: Fulvio Merlak e Adriano Perini. A seguire l’apertura della mostra con le opere di Edvard Ciani, Mario Sillani Djerrahian, Daniele Indrigo, Enzo Gomba, Donato Riccesi e Paola Vattovani, sei autori scelti da Adriano Perini, curatore di questa rassegna nonché principale animatore di Photo Imago.

L’intervento diFulvio Merlak, presidente del Circolo Fotografico Fincantieri-Wärtsila, nonché emerito presidente nazionale della Fiaf si incentrerà sulla storia della fotografia di paesaggio, mentre Adriano Perini farà seguire una breve presentazione critica dei lavori esposti. Chiuderà la serata un breve commento di Roberto Vidali, direttore editoriale della rivista “Juliet”.

Il filo tematico di questa mostra è quello del paesaggio, tema segnato da testimonianze fondamentali, all’interno della storia della fotografia, come quella di Ansel Adams o da frasi sintomatiche come quella di William Blake che qui si riporta: “Vedo ogni cosa che dipingo in Questo Mondo, però non tutti vedono così… L’albero che commuove alcuni fino a lacrime di gioia è agli occhi degli altri soltanto una Cosa verde che sta sulla Strada”. E c’è da esser sicuri che non uno degli artisti oggi in mostra avrebbe difficoltà a sottoscrivere queste parole, a riconoscere l’essenza del pensiero del grande visionario inglese, ossia l’affermazione della non comune misura che divide la capacità di vedere di ogni artista da quella di noi tutti. Proprio per questo, sarebbe riduttivo circoscrivere tali parole all’ambito naturale, così l’idea di paesaggio non può non andare oltre a questo, e poco importa che si parli oggi di paesaggio industriale, di paesaggio urbano, di paesaggio umano, analitico o sintetico. Ciò che rimane fondamentale è il ritorno di un’immagine che permette un rapporto, un confronto, una lettura e un dialogo - prima tra il soggetto e l’artista, quindi tra l’opera e lo spettatore. Così, nel confrontare le opere di questi sei autori, faremo bene a ricordare le parole di Blake e ad essere pronti a sgranare gli occhi per entrare in spazi improbabili eppure reali, in atmosfere apparentemente estranee, ma che sono lì proprio per darci la possibilità di vedere di nuovo e di più, in modo che, negli anni a venire, altre tessere si aggiungano a questo mosaico di sorprese.

La chiusura della mostra è prevista per il 29 novembre; orario di visita da lunedì a venerdì dalle 10.00 alle 12.00. L’evento nasce dalla collaborazione della Banca stessa e Juliet.

 

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