Bianco & Nero: Il Premio Oscar, Ennio Morricone incanta Udine

Bianco & Nero: Il Premio Oscar Ennio Morricone incanta Udine

Un concerto indimenticabile. Sabato 8 settembre, il maestro Ennio Morricone, ha letteralmente incantato i quattromila spettatori giunti in Giardin Grande, ( Piazza Primo Maggio), a Udine ad ascoltarlo. Con oltre 500 colonne sonore per il cinema, 40 milioni di dischi venduti, centinaia di concerti diretti in tutto il mondo, il musicista che ha contribuito a consegnare al mito buona parte dell’immaginario cinematografico italiano, dal genere che lo ha reso celebre – il western – alla commedia, al cinema di impegno sociale e politico, ha conquistato la platea. Le sue partiture per il grande schermo hanno infatti il dono rarissimo di “funzionare” anche se eseguite senza il supporto delle immagini per le quali sono state create. All’attività di compositore per il cinema (che gli è valsa numerosissimi premi, tra cui l’Oscar alla carriera, consegnatogli nel 2007 da Clint Eastwood e, ultimo, il Polar Music Prize 2010 svedese, considerato il Nobel della musica), Morricone unisce da anni e con successo anche quella di autore di musica contemporanea o “musica assoluta” come lui ama chiamare le sue composizioni non destinate alla settima Arte.

Sul palco udinese con il maestro e direttore d’orchestra,  due straordinarie formazioni: l’Orchestra Roma Sinfonietta, costituitasi nel 1993 e il Coro Lirico Sinfonico di Verona diretto dal Maestro Giovanni Andreoli per un totale di oltre 160 elementi chiamati a proporre alcune tra le innumerevoli composizioni che hanno entusiasmato ed emozionato milioni di persone in tutto il mondo. Un evento per la città di Udine voluto da “BIANCO&NERO”, la prestigiosa rassegna culturale, realizzata in collaborazione con la Regione Friuli Venezia Giulia e il Comune di Udine, con la sponsorizzazione di Fondazione Crup, Provincia di Udine – Terra dei Patriarchi e Camera di Commercio di Udine, per celebrare il  compositore italiano che ha fatto grande il cinema..

Palpabile l’emozione di coloro  che si sono accostati al concerto consapevoli dell’eccezionalità della serata. Un repertorio amato e riconosciuto da milioni di persone in tutto il mondo quello proposto. Venti brani e tre bis concessi con grande generosità  e numerose “standing ovation” del pubblico. Ad aprire il concerto una prima esecuzione “suite” con i brani tratti da “Gli Intoccabili”, dal film di Brian De Palma e nomination agli Oscar per la Colonna sonora, “Ostinato ricercare per un’immagine”, tratto dal film, “l’Ultimo Gattopardo” e dedicato alla moglie di Morricone, Maria,  “Vittime di Guerra”, dall’omonimo film di De Plama e “Abolission” tratto dal film Quiemada di Gillo Pontecorvo. Poi  l'attesa esecuzione della leggendaria colonna sonora tratta dai film di Sergio Leone: Il buono, il brutto e il cattivo, C’era una volta il west, Giù la testa, l’Estasi dell’oro.

L'ascolto dal vivo dei brani proposti è stato travolgente grazie anche al contributo della soprano, la brava Susanna Rigacci. Le colonne sonore degli “spaghetti western” con  gli spari,  i fischi e jodel ed il motivo principale, de “Il buono, il brutto il cattivo”, assomigliante all'ululato del coyote, con la melodia composta da due note, ed i  tre personaggi principali del film, visualizzati da differenti strumenti, resero all'uscita del film, memorabili le scene cinematografiche.

A seguire “H2S”, “Il clan dei Siciliani” del regista francese Henry de Verneuil, e alcuni brani raffinatissimi composti per “Metti una sera a cena” di Giuseppe Patroni Griffi. Da brividi l’esecuzione dei "temi" del film “Mission” con l’apporto del Coro. Le musiche del film di Roland Joffe,  con il brano “Gabriel’s Obo” sono tra i più celebri della storia del cinema. Grazie a questa colonna sonora  Morricone vinse il Brithish Academy of film and Television Arts e il Golden Globe ed ebbe la Nomination all’Oscar. In chiusura i brani più celebri di “C’era una volta in America,” del regista Sergio Leone, e de “Il pianista sull’Oceano di Giuseppe Tornatore. Infine i bis, pubblico in piedi e dieci minuti d’applausi. La giusta conclusione di una serata di musica popolare e amatissima,  da ricordare.

 

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