Consegnati i Premi etica 2012 a Roustayan (Pilosio) e Patui, e ad Arnaldo Baracetti “alla memoria”

«Etici significa essere vincenti». Nelle parole di Alessandro Grassi, presidente dell’Associazione Euretica, si è riassunto il quinto Premio etica voluto e promosso dal sodalizio, cerimonia che si è tenuta oggi per la prima volta in Camera di Commercio, ospiti del presidente Giovanni Da Pozzo «nella Sala intitolata ad Adalberto Valduga – ha rimarcato il segretario dell’associazione Daniele Damele –, grande imprenditore e grande uomo, esempio di questo premio, che peraltro gli è stato conferito alla memoria proprio a pochi mesi dopo la sua scomparsa». E il premio alla memoria di quest’anno è andato ad Arnaldo Baracetti – il figlio Mauro ha ritirato il riconoscimento –, la cui figura  «di riferimento morale e culturale, di onestà politica, passione per la battaglia e azione concreta» è stata ricordata con commozione dall’onorevole Renzo Pascolat.Gli altri Premi, “scortati” sia dal presidente Da Pozzo, sia dal presidente della Fondazione Crup Lionello D’Agostino, sono andati poi a Paolo Patui per l’etica nella cultura e a Dario Roustayan, Ceo dell’azienda Pilosio, per l’etica nell’economia.Per Patui, il riconoscimento ha voluto rimarcare l’importante attività come scrittore, autore, giornalista e uno dei principali e incessanti promotori in regione dell’importanza della lettura, concretizzata anche nella realizzazione di un festival di successo come LeggerMente. Un impegno, come ha ricordato Grassi, che mette al centro anche tanto volontariato e un’attenzione costante all’inclusione e alla solidarietà. Patui ha esordito ringraziando le persone che collaborano all’organizzazione del Festival, ha rimarcato l’importanza etica della cultura, in quanto attività che parte da dentro, che si sente e viene dalla profonda necessità di esprimersi. Patui ha ricordato anche come la parola agenda, oggi molto “di moda”, riguardi le cose che si devono fare nell’immediato, ma abbia bisogno di un respiro più alto, delle idee sul benessere delle persone, sulla qualità della vita, sulle regole della convivenza «e tutto questo lo insegna anche la cultura e lo insegnano i libri e la lettura». Infine, il Premio etica nell’economia conferito a Roustayan che, come ha ricordato il presidente Da Pozzo nel consegnargli il Premio, «ha assunto la guida dell’azienda quando si trovava in una situazione difficile e le ha dato nuovo impulso spingendosi con convinzione e con serietà verso l’internazionalizzazione, intuendo l’importanza di questa strada per lo sviluppo e la crescita. La figura stessa di Roustayan, che ha origini iraniane, ma è cresciuto in Friuli, studiando prima a Udine e specializzandosi poi negli Stati Uniti, è esempio anche per i giovani – ha aggiunto Da Pozzo, rivolgendosi ai tanti ragazzi dello Stringher presenti in Sala –, che per studiare o lavorare avranno davanti a sé il mondo intero nei prossimi anni». Sempre ai giovani si è rivolto l’invito di Da Pozzo. «Siamo in un momento difficile – ha detto – in cui certa politica, finanza, economia non stanno dando esempi di etica a voi giovani.Fate sentire la vostra voce, una voce etica che chieda il cambiamento, un cambiamento che nasca da voi e che vi possa vedere protagonisti». Parole a cui si sono aggiunte quelle di Roustayan, che ha anche invitato gli studenti a pensare alla formazione, a essere veloci, pronti e guardare con fiducia al futuro.In conclusione, l’intervento anche del presidente della Fondazione Crup Lionello D’Agostini, a chiudere un premio che ha goduto anche del patrocinio di Danieli Spa. «Tutti noi – ha detto D’Agostini – dobbiamo sentire un alto impegno etico nella nostra vita di ogni giorno. Solo l’impegno quotidiano all’etica può produrre una società migliore». Presenti alla cerimonia,fra gli altri, anche l’assessore comunale Mariagrazia Santoro, il presidente della Cassa di risparmio del Fvg Giuseppe Morandini e don Davide Larice.

 

 

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